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Acea, ricavi e margini in salita nel 2022 - Utile giù per la tassa sugli extraprofitti

Balzo del fatturato a 5,1 miliardi sostenuto dalla vendita di elettricità

di R.R.

Acea arriva al giro di boa dei conti 2022 con un ebitda in crescita del 4%, a 1,3 miliardi, sostenuto soprattutto dal buon andamento del mercato energetico e dell’idrico, e con ricavi in aumento del 29%, a quota 5,13 miliardi, ma paga sull’utile, in discesa dell’11%, da 313 a 279,7 milioni, lo scotto della tassazione sugli extraprofitti per 38,5 milioni (in assenza dei quali, invece, l’utile netto sarebbe cresciuto del 2%). Quanto all’esposizione finanziaria, a fine 2022 l’asticella si è attestata a 4,4 miliardi, a fronte dei 3,9 miliardi registrati al 31 dicembre 2021, per via di un maggiore assorbimento del circolante oltre che per l’impatto dell’imposta sugli extraguadagni.

«Il 2022 è stato un anno complesso per l’instabilità geopolitica con effetti inflazionistici e una forte volatilità sui mercati dell’energia - è il commento del numero uno di Acea, Fabrizio Palermo -. Il gruppo ha registrato una positiva performance anche grazie alle importanti azioni messe in atto negli ultimi mesi dell’anno, come la riduzione dei costi, la maggiore efficienza operativa e il recupero dei margini». Nel comunicato diffuso ieri, a valle del cda che ha approvato i risultati 2022, si evidenzia infatti che, a partire dal quarto trimestre, Acea ha focalizzato la propria attenzione nella gestione dei costi e degli investimenti anche mediante una tempestiva revisione delle procedure di acquisto. E sono state altresì messe in campo delle linee di azione per contenere il rischio di credito attraverso la prevenzione e la gestione del portafoglio clienti. Più tasselli, dunque, che hanno portato a un beneficio di 40 milioni di euro sui dati del quarto trimestre e che hanno consentito di mitigare gli effetti straordinari di altre poste, come l’aumento dei tassi di interesse.

Quanto al 2023, il ceo ha chiarito che «in uno scenario ancora difficile, si prevedono risultati positivi e in crescita anche grazie alle ulteriori iniziative di ottimizzazione industriale e finanziaria messe in atto dal management sin da inizio anno». In particolare, la guidance 2023 comunicata ieri al mercato prevede un aumento dell’ebitda compreso tra il 2 e il 4% rispetto al 2022, investimenti sostanzialmente in linea con il 2022 (un miliardo) e rapporto tra indebitamento finanziario netto ed ebitda inferiore a 3,8x (a fine 2022 l’asticella è stata pari a 3,4x). «La stima della guidance 2023 è stata formulata con particolare prudenza», ha poi commentato in conference call con gli analisti il cfo Fabio Paris per poi aggiungere che «sarà priorità del consiglio entrante definire un piano industriale con le misure su strategia e interventi per il gruppo». Mentre sul termovalorizzatore di Roma, per il quale Acea ha appena presentato una manifestazione di interesse, «se il Comune deciderà di mettere a gara il nostro progetto, sarà dopo l’estate», ha precisato Paris.

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