Progettazione

Norme tecniche sulle costruzioni, Toninelli sblocca la maxi-circolare: novità su ponti e strutture in calcestruzzo

di Massimo Frontera e Mauro Salerno

Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli sblocca la maxi-circolare attuativa sulle Ntc. Il ministro ha infatti comunicato che di aver firmato lo scorso 17 gennaio il decreto di approvazione del corposo documento (si parla di oltre 500 pagine) contenente le indicazioni attuative sull’aggiornamento delle Norme tecniche sulle costruzioni pubblicate in Gazzetta il 20 febbraio 2018. E ora - a distanza di quasi un anno dal testo e dopo l’avvicendamento al vertice del Consiglio superiore dei lavori pubblici, con l’attuale presidente Donato Carlea che ha sostituito Massimo Sessa - arrivano le attese indicazioni non solo sull’applicazione della “norma madre” - che si applica anche a parti degli edifici prima non considerate dalla normativa, come le parti non strutturali, le pavimentazioni industriali e l'impiantistica - ma anche con informazioni aggiuntive.

L’importanza del documento - che sarà pubblicato in Gazzetta - viene sottolineata da Porta Pia in un comunicato in cui si spiega che il documento «ha l'obiettivo di fornire agli operatori indicazioni, elementi informativi ed integrazioni, sulle nuove Ntc e ne favorisce una più corretta, agevole e diffusa applicazione, rispondendo così all'esigenza di migliorare la sicurezza sia delle strutture esistenti che di quelle nuove e contribuendo alla messa in sicurezza del patrimonio immobiliare e infrastrutturale del Paese».

Da questo punto di vista la circolare va vista come uno strumento operativo per migliaia di progettisti, che finora avevano dovuto adattarsi a cercare nella vecchia circolare emanata per spiegare l’applicazione delle Ntc del 2008 la soluzione alle eventuali difficoltà applicative delle norme emanate l’anno scorso. «Con tutte le difficoltà del caso e la necessità di non cadere in prassi non ammesse dalle nuove norme», spiega Giovanni Cardinale, vicepresidente del Consiglio nazionale ingegneri, tra i componenti della commissione che ha redatto il documento.

Molte le novità della circolare, che rispetto al passato risulta molto più al passo con gli Eurocodici e le norme volontarie di matrice Uni.

Un capitolo del tutto nuovo e molto attuale riguarda gli interventi da eseguire sui ponti esistenti. «Un aspetto che non era per niente trattato nella vecchia circolare», dice Cardinale. Ora invece i progettisti verranno guidati nella progettazione delle opere di miglioramento, scandite per tipologia di costruzione.

Un altro aspetto chiave riguarda i chiarimenti relativi alla progettazione dei nodi trave-pilastro nelle costruzioni in cemento armato. «Uno dei punti più delicati per la resistenza delle strutture in chiave sismica», aggiunge Cardinale. Qui il punto da chiarire riguardava la tassatività delle prescrizioni previste dalle nuove Ntc, che «richiedendo quantità di armature molto importanti anche in sezioni piccole», prova a semplificare Cardinale, rischiano di creare problemi in fase di esecuzione degli interventi. «La circolare - sottolinea l’ingegnere -senza contraddire la norma indica le vie da seguire durante la progettazione per evitare complicazioni in fase di realizzazione».

Anche la circolare, come le Ntc, si è attirata qualche critica per la mole delle indicazioni contenute in centinaia di pagine. «Un’obiezione che non condivido - conclude Cardinale -. Si tratta di un documento non cogente, ma esplicativo. L’obiettivo è quello di aiutare i progettisti nella applicazione delle norme. Dunque anche se ci si dilunga nelle spiegazioni non è un male».


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