Urbanistica

Venezia, in Gazzetta l'ok del Cipess al collegamento stazione-aeroporto: costo salito a 475 milioni (e tempi difficili da rispettare)

Importo base cresciuto di 251 milioni rispetto al preliminare del 2005: complicatorealizzare l'opera per le Olimpiadi del 2026

di Mauro Salerno

A 16 anni dall'approvazione del progetto preliminare, Pnrr e Olimpiadi di Milano-Cortina spianano la strada al collegamento tra la stazione e l'aeroporto di Venezia. L'ok al progetto definitivo taglia oggi il traguardo della Gazzetta Ufficiale con la delibera Cipess (datata 3 novembre 2021) che aggiorna il costo dell'opera a 475 milioni, ben 251 in più dei 224 stimati all'inizio. L'obiettivo sarebbe quello di completare l'opera in tempo per le Olimpiadi invernali del 2026. Con soli quattro anni davanti è chiaro che si tratta di un traguardo difficile, se non impossibile da realizzare, con un progetto esecutivo da portare a termine sulla base delle prescrizioni imposte dal Comitato dei ministri e un general contractor ancora da trovare. Certo, la pubblicazione della delibera in Gazzetta spiana la strada al bando di gara che sarà promosso da Rfi e che potrà beneficiare delle accelerazioni garantite dalle semplificazioni previste per le grandi opere incluse nel Pnrr.

Ma i tempi restano stretti comunque e rendono facile il pronostico a chi immagina già da ora che saranno sforati. D'altra parte la stessa delibera approvata dal Cipess chiarisce che nonostante l'impegno a «realizzare l'opera nei tempi previsti per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026», all'interno del Pnrr l'opera è inserita come investimento «da
rendicontare alla Commissione europea per il periodo 2020-2026 per 160 milioni di euro», quindi per una cifra pari solo a un terzo di quella prevista dal progetto definitivo appena approvato, al netto di eventuali varianti e aumento di costi in corso d'opera.

La delibera spiega che l'aumento di 251 milioni già assorbito dipende dall' «incremento dei prezzi delle opere ferroviarie intervenuto nel periodo 2003-2018», dalle nuove norme sulla gestione delle rocce da scavo e dalle «nuove opere legate alle diverse soluzioni progettuali,
soprattutto nel tratto dalla PK 3+560 a fine intervento, interamente in galleria artificiale, caratterizzato da una maggiore estensione con presenza, come previsto dalle attuali norme, di uscite di sicurezza, di cui una anche carrabile». Oltre all'adeguamento dell'opera per renderl adatta all'attraversamento dei treni ad alta velocità, oltre che locali, soprattutto pesa la lunghezza maggiore dell'intervento « di circa 1,5 km, passando da circa 7 km (6,85 km con viadotto sul fiume Dese di 0,798 km e gallerie per 1,3 km) a 8,34 km (3,13 km in rilevato, 0,95 km in trincea, 0,54 km di viadotto sul fiume Dese e 3,72 km in galleria artificiale) con
conseguente tratto in galleria più' lungo».

Il progetto, finanziato con 425 milioni a valere sul contratto di programma Rfi e per 50 milioni a carico della Convenzione tra Rfi, Enac e Save, prevede una nuova linea a doppio binario che si stacca dalla linea Mestre - Trieste affiancando ad est la bretella autostradale per l'aeroporto "Marco Polo" per circa 4 km in superficie. A valle del fiume Dese il tracciato continua in galleria verso l'aeroporto dove è prevista una stazione interrata passante a due binari collegata al terminal aeroportuale. Il tracciato prosegue poi a singolo binario realizzando un cappio e ricongiungendosi con il tratto in superficie.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©