Fisco e contabilità

Indennità agli amministratori locali, slitta al 15 maggio il termine per inviare il certificato di utilizzo dei contributi

Il Viminale fornisce anche i dettagli per il versamento in restituzione delle somme non impiegate

di Daniela Casciola

Differito al 15 maggio 2023 il termine di presentazione del certificato sull'impiego del contributo per l'anno 2022 del Fondo per il concorso alla copertura del maggior onere sostenuto dai Comuni delle Regioni a statuto ordinario per la corresponsione dell'incremento delle indennità di funzione dei sindaci e degli amministratori locali. In precedenza la la data era il 16 febbraio (Nt+ Enti locali & edilizia del 10 gennaio).

Ne ha dato notizia il Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Viminale spiegando che la proroga è stata decisa per aderire alle richieste formulate da alcuni enti, pervenute al ministero dopo che, con il comunicato del 20 gennaio scorso, era stato chiarito che il contributo assegnato in base all'articolo 1, comma 587, della legge 30 dicembre 2021 n.234, può essere interamente utilizzato dai Comuni beneficiari per l'incremento delle indennità di funzione anche nel caso in cui gli stessi abbiano adottato deliberazioni di riduzione, parziale o totale, della misura piena dell'indennità «prevista dalla normativa all'epoca vigente».

Con il comunicato di oggi, il Dipartimento specifica anche che, per quanto riguarda la restituzione delle somme eventualmente non impiegate, il versamento dovrà essere effettuato utilizzando il tipo pagamento "Accredito tesoreria provinciale Stato per tabella B", indicando al numero conto Banca d'Italia il capitolo di entrata "356003" beneficiario TESORO DELLO STATO CF 80226730580 ed inserendo nella causale: «Riversamento parte contributo indennità amministratori non utilizzata».

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