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Acquedotto di Manchester, WeBuild tra i big finalisti

Appalto da 1,5 miliardi di sterline. Nel consorzio ci sono anche Fcc-Fomento, Snc-Lavalin e BeMo Tunnelling

di Simone Filippetti

La scorsa estate, a metà luglio, il bollettino meteo di Manchester segnava temperature record di 30 gradi. Per colpa del caldo africano e della siccità, 90 chilometri più a nord, nella regione Cumbria, il lago artificiale della valle di Marsdale era sceso ai minimi storici, così in basso che era riaffiorato il vecchio villaggio di Marsdale inondato nel lontano 1935, quando fu costruito l'invaso. Se la notizia aveva appassionato gli amanti di storia e di escursioni all'aperto, era stata invece una rovina per la città inglese, patria del calcio: l'acqua che scorre dai rubinetti di Manchester arriva proprio da quel lago, tramite l'acquedotto Haweswater. Dopo quasi un secolo, quell'acquedotto tutto sotterraneo, allora capolavoro di ingegneria idraulica, è in pessime condizioni e la dispersione di acqua altissima. Per risolvere il problema, reso più acuto dal cambiamento climatico, la United Utilies, la società che gestisce l'acquedotto, ha lanciato un progetto chiamato Harp: è la più grande opera idraulica per Manchester da decenni.

Il progetto prevede la sostituzione di sei tratti di galleria sul tracciato lungo 128 km, che garantirà altri decenni di utilizzo e meno sprechi.A portare l'acqua a Manchester potrebbe essere WeBuild: il gigante italiano delle costruzioni, nato dalla fusione di Salini e Impregilo, è finalista. Gli italiani fanno parte del consorzio "More Water" composto anche dagli spagnoli di Fcc Fomento, i canadesi di Snc-Lavalin e gli austriaci di BeMo Tunnelling. Ci sono altri due finalisti, selezionati dalla United Utilities: la Harp Community Connectors, composta dagli spagnoli Acciona, Dragados e Iridium; e il consorzio austro-inglese di Strabag e la banca d'affari Equitix. L'appalto vale 1,5 miliardi di sterline e comprende la sostituzione delle sei sezioni del tunnel dell'acquedotto Haweswater esistente più la manutenzione per un periodo di circa 25 anni.Il vincitore sarà annunciato entro il primo semestre del prossimo anno: il consorzio italo-spagnolo può avere buone chance, da un punto di vista tecnico e ingegneristico.

WeBuild, infatti, è specializzata in tunnel e acque: dalla diga di Assuan, al tunnel idraulico del lago Mead di Las Vegas,fino alla recente metropolitana di Doha,costruita in occasione della coppa del mondo in Qatar.In attesa della decisione nel Regno Unito, proprio ieri WeBuild ha ufficializzato l'acquisto, in Australia, di alcuni rami di azienda di Clough, società locale di costruzioni. L'operazione, oltre a rilevare le quote di minoranza dei progetti insieme con Clough, permetterà a Webuild di rafforzare la struttura organizzativa, ingegneristica e la forza lavoro. Attualmente il paese è il secondo più grande mercato di riferimento per Webuild, dopo l'Italia, con quasi 9 miliardi di euro di portafoglio ordini, inclusi progetti dove gli italiani sono i migliori offerenti, e con oltre 1.800 lavoratori. Quello agli antipodi è un mercato in continuo movimento, alimentato da grandi progetti, come la Perth Airport Line, inaugurata lo scorso ottobre. Il mercato delle costruzioni in Australia è stimato in oltre €300 miliardi fino al 2025. Da inizio anno, il gruppo guidato da Pietro Salini ha totalizzato oltre 13 miliardi.

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