Fisco e contabilità

Pnrr, assegnati i fondi alle grandi città per il sostegno agli obiettivi

A Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino 665 milioni di euro distribuiti su sessanta progetti

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

Assegnati i contributi concernenti il sostegno degli obiettivi del Pnrr a Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino per 665 milioni di euro distribuiti su sessanta progetti.

Con decreto interministeriale del 31 agosto, divulgato sul sito della Finanza locale del ministero dell'Interno, è stata data attuazione all'articolo 42 del Dl 50/2022. Quest'ultimo ha stanziato, per le città con popolazione superiore ai 500.000 abitanti, contributi complessivi per 665 milioni di euro dal 2023 fino al 2026 (325 milioni per l'anno 2023, 220 per il 2024, 70 per l'anno 2025 e 50 per il 2026).

Sulla base delle schede progettuali trasmesse dalle Città, il ministero ha approvato il Piano degli interventi di ciascun comune, dettagliando i diversi progetti identificati dai singoli CUP. Sono stati altresì individuati, per ciascuna opera, gli obiettivi iniziali, intermedi e finali, in relazione al cronoprogramma trasmesso insieme alle schede progettuali.

Il ministero dell'Interno provvederà ad erogare i contributi ai comuni beneficiari, per singolo intervento del Piano, assicurando: il 20 per cento del valore totale degli interventi, a titolo di acconto, entro il primo trimestre del 2023; un ulteriore 20 per cento al momento della stipula del primo contratto dei lavori; il 50 per cento sulla base degli stati di avanzamento dei lavori e il restante 10 per cento previa trasmissione, al ministero dell'Interno, del certificato di collaudo o di regolare esecuzione.

Il monitoraggio delle opere finanziate è effettuato attraverso il sistema di «Monitoraggio delle opere pubbliche» della Bdap, mentre per le opere cofinanziate dal Pnrr è realizzato attraverso il sistema informatico ReGiS. I comuni dovranno, dunque, alimentare tempestivamente il sistema di monitoraggio per la rilevazione puntuale dei dati di avanzamento dei lavori relativi agli interventi finanziati, con particolare riferimento agli elementi anagrafici e identificativi dell'operazione, della localizzazione, dei soggetti correlati all'operazione, delle informazioni inerenti alle procedure di affidamento dei lavori, dei costi previsionali e delle relative voci di spesa, degli avanzamenti fisici, procedurali e finanziari, nonché, ove pertinenti, dei target collegati.

Inoltre le grandi città, in qualità di soggetti attuatori, dovranno conservare tutti gli atti e la relativa documentazione giustificativa su supporti informatici adeguati, al fine di assicurare la completa tracciabilità delle operazioni rendendoli disponibili per le attività di controllo.

I contributi saranno revocati nel caso di mancato rispetto degli obiettivi iniziali e intermedi relativi alle fasi amministrative antecedenti la progettazione e all'approvazione di ciascun livello di progettazione, per la parte eccedente le spese sostenute, nonché per mancato rispetto dei suddetti obiettivi concernenti le procedure di affidamento dei lavori (pubblicazione dei bandi o avviso per indizione della procedura di gara - invio delle lettere di invito) per la parte eccedente le spese sostenute. Nel caso di mancato rispetto degli obiettivi intermedi e finali non ripresi in tale casistica, il contributo è revocato per una quota pari all'1% del valore complessivo del finanziamento relativo alla singola progettualità.

É, altresì, possibile la revoca in caso di irregolarità essenziali non sanabili o in violazioni di leggi, regolamenti e disposizioni amministrative vigenti, nonché in caso di grave inadempienza da parte dell'ente rispetto agli obblighi assunti.

L'attività di vigilanza e controllo spetta al Ministero dell'Interno, in collaborazione con la Ragioneria generale dello Stato e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Considerando che per ogni comune sono stati dettagliati i singoli contributi/progetti con i diversi Cup, al fine di consentire la tracciabilità delle operazioni, gli enti dovrebbero iscrivere le somme assegnate sugli stanziamenti di bilancio, per le annualità dal 2023 al 2026, individuando distinti capitoli Peg per ciascun intervento.

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