Amministratori

Rebus candidature alle amministrative, sindaco cercasi tra rinunce e primarie

Per le grandi città l’ormai lunga caccia ai candidati prosegue all’insegna del caos

di Marco Rogari

Cercasi sindaco disperatamente. Il countdown verso le amministrative d’autunno procede sempre più serrato, ma almeno per le grandi città l’ormai lunga caccia ai candidati prosegue all’insegna del caos per la perdurante situazione d’impasse negli schieramenti politici. Le mancate intese sui nomi e il meccanismo dei veti incrociati hanno già indotto alla rinuncia, o messo fuori gioco, molti possibili candidati illustri.

È il caso, a Milano dove il centrodestra non ha ancora trovato un accordo, di due ex sindaci: Gabriele Albertini, che si è chiamato fuori dopo il corteggiamento di Salvini, e pure di Letizia Moratti, attuale assessore al Welfare della Lombardia. Anche nella capitale il centrodestra resta in cerca di una “sintesi” dopo non essere riuscito a far prendere quota al nome di Guido Bertolaso, mentre le frizioni tra M5S e Pd hanno bloccato sulla rampa di lancio il Governatore Nicola Zingaretti.

Con una ricaduta indiretta sulla partita a Napoli dove è scattato lo stop a un’eventuale convergenza sul presidente della Camera, Roberto Fico, prima che Cinque stelle, Dem e Leu convergessero su Gaetano Manfredi. A Bologna solo dopo le primarie si saprà chi sarà a guidare la corsa nel centrosinistra tra Matteo Lepore e Isabella Conti, lanciata da Renzi. Anche a Torino, dove la Lega conta di trainare il centrodestra su Paolo Damilano, M5S e Pd, si presentano separati con i Dem, che arrivano alle primarie con quattro sfidanti. Quasi un thriller, insomma, dove anche gli indiziati sono senza volto.

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