I temi di NT+L'ufficio del personale

Modello 770, concorsi, attività incompatibili e licenziamento disciplinare

di Gianluca Bertagna

La rubrica settimanale con la sintesi delle novità normative e applicative sulla gestione del personale nelle Pa.

Approvazione delle specifiche tecniche per il Modello 770/2023
L'agenzia delle Entrate ha adottato il provvedimento prot. n. 44911/2023 del 16 febbraio 2023 relativo all'approvazione delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati contenuti nella dichiarazione modello 770/2023, relativo all'anno di imposta 2022, reperibile a questo link.

Titoli di riserva o di preferenza nei pubblici concorsi
Il Tar Lazio-Roma, sezione II-ter, nella sentenza 3 febbraio 2023 n. 1983 ha affermato che è illegittima la pretesa, da parte dell'amministrazione, della consegna, a cura del candidato, della documentazione di servizio – a costituire titolo di riserva o di preferenza – da rilasciarsi dalla stessa, che il candidato abbia peraltro già autocertificato. Quindi è illegittima la clausola del bando di concorso che indica tale adempimento a pena di esclusione dalla procedura. Infatti, l'articolo 18, comma 2, della legge 241/1990 stabilisce che «I documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento, sono acquisiti d'ufficio quando sono in possesso dell'amministrazione procedente, ovvero sono detenuti, istituzionalmente, da altre pubbliche amministrazioni. L'amministrazione procedente può richiedere agli interessati i soli elementi necessari per la ricerca dei documenti».

Attività incompatibili con il pubblico impiego
La Corte di cassazione, con la sentenza del 15 febbraio 2023 n. 4767 ha statuito che integra svolgimento di attività incompatibile con il pubblico impiego l'assunzione della carica di amministratore di una società in forma delegata ovvero per effetto di procura notarile, a prescindere dall'effettivo svolgimento di atti di amministrazione. Sono violati gli obblighi informativi imposti dalla normativa vigente in caso di mancata dichiarazione della suddetta carica.

Licenziamento disciplinare per falsa attestazione di presenza in servizio
Il dipendente che omette di timbrare in uscita il cartellino e si assenti dal servizio, per parte del tempo per motivi personali (funerale di ex collega) e altra per disbrigo di pratiche d'ufficio presso altra sede e che, poi, registri il rientro, pone in essere il comportamento della falsa attestazione di presenza, previsto dall'articolo 55-quater del Dlgs 165/2001. Integrata la fattispecie legale, si pone il problema di verificare i principi per valutare la legittimità della sanzione espulsiva irrogata (ovvero il licenziamento disciplinare); infatti, una volta accertato che il lavoratore ha commesso una delle mancanze previste dalla norma, va verificato se il licenziamento sia una conseguenza automatica e necessaria, ovvero se l'amministrazione conservi il potere-dovere di valutare l'effettiva portata dell'illecito, tenendo conto di tutte le circostanze del caso concreto e, quindi, di graduare la sanzione da irrogare, potendo ricorrere a quella espulsiva solamente nell'ipotesi in cui il fatto presenti i caratteri propri del giustificato motivo soggettivo o della giusta causa di licenziamento.
La Corte di cassazione, sezione Lavoro, con la sentenza 15 febbraio 2023 n. 4800 rammenta che la norma cristallizza, dal punto di vista oggettivo, la gravità della sanzione prevedendo ipotesi specifiche di condotte del lavoratore, mentre consente la verifica, caso per caso, della sussistenza dell'elemento intenzionale o colposo, ossia la valutazione se ricorrono elementi che assurgono a scriminante della condotta. Ne consegue che l'intenzionalità della condotta fraudolenta del lavoratore non può essere tratta dalla sola circostanza, in sé, dell'uscita dall'ufficio in mancanza di previa autorizzazione e timbratura (che costituisce violazione presuntivamente grave), ma rispetto alla quale va operato il contestuale e non frazionato esame degli elementi dedotti dal lavoratore diretti a vincere tale presunzione (nel caso oggetto di contenzioso, nel tempo di durata dell'assenza: partecipazione del lavoratore al funerale di una ex collega dove erano presenti altri dipendenti e poi presso altro ufficio del comune, marcatura al rientro in ufficio in ingresso).