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Siuss, l'Inps mette a disposizione la procedura online con Spid per il controllo delle autocertificazioni

Accessibili agli enti locali le informazioni sulle prestazioni erogate agli utenti nel Sistema informativo unitario dei servizi sociali

di Amedeo Di Filippo

L'Inps rende accessibili agli enti locali le informazioni sulle prestazioni sociali erogate agli utenti contenute nel Sistema informativo unitario dei servizi sociali (Siuss), anche prima di aver trasmesso i propri dati, al fine di poter effettuare controlli sulle prestazioni erogate. Le modalità sono state rilasciate dall'Istituto con il messaggio n. 2156/2022 (allegato).

Le norme
L'articolo 24 del Dlgs 147/2017, rimaneggiato dal Dl 4/2019 istitutivo del Reddito di cittadinanza, ha istituito presso il Ministero del lavoro il Sistema informativo unitario dei servizi sociali (Siuss), che integra e sostituisce il sistema informativo dei servizi sociali e il casellario dell'assistenza, che sono stati conseguentemente soppressi. Il sistema si articola in due componenti: il sistema informativo delle prestazioni e dei bisogni sociali, suddiviso nella banca dati delle prestazioni sociali, nella banca dati delle valutazioni e progettazioni personalizzate, nella piattaforma digitale del Reddito di cittadinanza per il Patto di inclusione sociale e nel sistema informativo dell'Isee; e il sistema informativo dell'offerta dei servizi sociali, articolato nella banca dati dei servizi attivati e nella banca dati delle professioni e degli operatori sociali. I dati e le informazioni sono raccolti, conservati e gestiti dall'Inps e sono trasmessi dai Comuni, dagli ambiti territoriali e da ogni altro ente erogatore di prestazioni sociali. Il comma 12 impone all'Inps di rendere disponibili ai comuni che ne facciano richiesta le informazioni sulle prestazioni erogate dall'Istituto presenti nel Siuss, oltre a quelle erogate dal comune stesso.
Il Siuss ha preso il posto del casellario dell'assistenza, istituito presso l'Inps dall'articolo 13 del Dl 78/2010 e destinato alla raccolta, conservazione e gestione dei dati relativi ai soggetti aventi titolo alle prestazioni di natura assistenziale. Composto da tre banche dati (prestazioni sociali agevolate, prestazioni sociali, valutazioni multidimensionali), il casellario ha costituito l'anagrafe generale delle posizioni assistenziali e delle relative prestazioni, condivisa tra amministrazioni centrali, enti locali, organizzazioni no profit e gestori. È stato disciplinato dal decreto interministeriale 206/2014.

La funzione
Con il messaggio n. 2156, l'Inps evidenzia che, di norma, gli enti erogatori possono accedere alle informazioni relative a un determinato utente solo dopo avere trasmesso al Sistema i dati riguardanti almeno una prestazione erogata al medesimo soggetto. E questo perché è onere di ogni singolo ente contribuire al popolamento del casellario, a seguito del quale potranno accedere per ottenere informazioni di propria pertinenza. Tenuto però conto delle esigenze emerse durante il periodo di emergenza sanitaria e per rispondere alle numerose richieste dei comuni di potere accedere al Siuss, anche prima di aver trasmesso i propri dati, per effettuare controlli sulle prestazioni erogate ai propri cittadini, l'Inps ha introdotto la nuova funzione denominata «Controllo autocertificazioni», che consente agli enti locali di verificare quanto autodichiarato dagli interessati in sede di presentazione delle istanze per accedere a prestazioni e servizi da essi erogati.
L'accesso preventivo ai dati è strutturato in modo da circoscrivere il trattamento alle finalità di controllo delle dichiarazioni sostitutive ricevute ed escludere ulteriori scopi. Il presupposto per accedere a tale nuova tipologia di consultazione, afferma l'Istituto pensionistico, è che l'ente erogatore sia censito nei sistemi Inps, abbia individuato e autorizzato uno o più operatori per i quali sia stata richiesta e ottenuta specifica abilitazione al servizio «Siuss - ex Casellario dell'assistenza». Sono per il momento escluse dall'accesso le categorie di enti erogatori che non siano enti locali. Al messaggio è allegato un documento descrittivo contenente le modalità di accesso alla nuova funzione.

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