Urbanistica

Westgate, il laboratorio della città del futuro nella Milano dell'Expo

Il distretto del Mind sarà il primo centro a sperimentare soluzioni «eco» e digitali in linea con il Pnrr

di Paola Pierotti

Potrà Westgate ambire ad essere uno dei primi centri italiani di sperimentazione di quella transizione ecologica e digitale che connota il Pnrr trasmesso nei giorni scorsi dal Governo all'Europa? Gli ingredienti di questo tassello di Mind – il distretto che prenderà vita nell'area che ha ospitato Expo Milano 2015 – sembrano esserci tutti: luogo di innovazione, competitività, cultura e inclusione, quartiere car free, distretto sostenibile e hub della circolarità. E soprattutto scelte strategiche e progettuali che raccontano cosa significhi promuovere una pianificazione urbana resiliente e mettere in atto una rivoluzione verde quando si parla di rigenerazione e sviluppo immobiliare.

La sfida "embodied carbon"
Con Arexpo spa, Lendlease ha attivato una concessione di 99 anni per un'area di circa un milione di metri quadrati, e l'investimento sul progetto ha caratterizzato diversi mesi di lavoro, per poter capitalizzare nel tempo i plus dell'operazione.La sfida affidata ai numerosi studi italiani e internazionali, coinvolti dall'operatore australiano nella partita Westgate, passa per la riduzione della cosiddetta "embodied carbon": il diossido di carbonio generato con la produzione di materiali, il loro trasporto, la costruzione in cantiere, la manutenzione e lo smaltimento a fine vita. Dalla fine del 2019 ad oggi Lendlease ha lavorato sul tema dell'approvvigionamento energetico anche grazie a partnership strategiche come quelle di Enel X e E.on: niente gas né idrocarburi, tutto il sito sarà alimentato da energia sostenibile e rinnovabile. Rispetto all'iniziale proiezione ventennale 2020/2040 del carbonfoot print di progetto, e considerando le strategie e le soluzioni studiate per l'energia, la gestione dell'acqua, i rifiuti e la mobilità, si è riusciti ad abbattere dell'85% le emissioni di CO2 passando da circa 1,6 tonnellate di CO2 equivalenti, alla stima attuale di 251mila. Per ridurle ulteriormente Lendlease si focalizza sull'abbattimento all'embodied carbon che oggi pesa per il 30-35% del cosiddetto Life Cicle Assessment (Lca) che tiene conto di diversi termini per calcolare l'impatto sull'ambiente, con l'obiettivo di abbattere anche la parte residuale di emissioni.

Riciclo e impiego dei materiali
Per raggiungere risultati misurabili, ogni scelta diventa strategica, a partire dall'estrazione dei materiali, da qui anche l'obiettivo di riciclare il 98% di quanto viene demolito sul sito, prima delle nuove costruzioni. E per quanto riguarda gli scavi, si prevede di ridurre al minimo la quota da portare in discarica, mantenendo per il nuovo progetto oltre l'80% del terreno rimosso. Gran parte dei nuovi edifici, in particolare tutte le strutture in opera della quota direzionale, sarà in legno; le facciate saranno realizzate con materiale rigenerato da riciclo, con preferenza per l'alluminio riciclato soprattutto per gli uffici, mentre per le abitazioni e i parcheggi multipiano si stanno considerando materiali alternativi, com è il cemento calcareo argilloso, arrivando ad abbattere le emissioni di Co2 fino al 40 per cento. In generale Mind punta ad affermarsi anche come un "laboratorio" di ricerca sui materiali e si sta studiando come trasformare gli scarti prodotti in nuovi materiali costruttivi.

Il metodo di lavoro è quello indicato dal Design for Manufacturing and Assembly, per standardizzare prodotti, assicurarsi economie di scala, allineare le imprese fin dall'inizio del processo, avviando uno stretto rapporto con i fornitori-partner. Oltre a potenziare il trasporto pubblico con una stazione che sarà operativa nel sito per l'avvio dell'anno accademico 2025, si punterà molto sulla mobilità elettrica. I nuovi parcheggi di Westgate non saranno interrati ma studiati oggi per domani: con la possibilità di convertire (una volta che la domanda cambierà) i nuovi edifici multipiano in asset alternativi, o sostituirli, senza sterilizzare il suolo. Ancora, a Mind si riciclerà più del 50% dei rifiuti, il 40% sarà convogliato verso impianti per la produzione di energia e solo il 10% andrà in discarica.

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