Fisco e contabilità

Caro materiali: gare deserte, la Ragioneria suggerisce di rinunciare all'assegnazione del 2022 per partecipare al turno del 2023

La stazione appaltante è obbligata ad alimentare la scheda "Dati comuni" sul sistema Simog entro 30 giorni dall'approvazione degli esiti della procedura

immagine non disponibile

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

Dubbi sulla fase gestionale, per il caro materiali Pnrr partito nel 2022. Uno di questi riguarda come affrontare lo scenario della gara avviata entro il 31 dicembre 2022, ma andata deserta.

Con la faq del 13 gennaio, la Ragioneria generale dello Stato risponde che, ai fini dell'accesso al fondo, l'avvio della procedura di affidamento entro il 31/12/2022 è un requisito necessario ma non sufficiente.

In caso di gara deserta o non aggiudicata non si può, infatti, procedere alla fase di definitiva assegnazione e di erogazione delle risorse. Ciò in quanto si creerebbe un'incertezza fino all'espletamento di una gara successiva, con l'effetto di rendere le risorse inutilizzabili per un tempo indefinito, subordinandone l'impiego all'avvio di una nuova procedura di affidamento oltre il termine normativamente stabilito.

La stazione appaltante – afferma la Ragioneria - potrebbe opportunamente, con nota formale, rinunciare all'assegnazione avuta nel 2022 al fine di partecipare alla procedura del 2023 di preassegnazione (comma 370, articolo 1, della legge n. 197 del 2022).

Per garantire la coerenza e la trasparenza delle informazioni, nella risposta viene ricordato che la stazione appaltante è obbligata ad alimentare la scheda "Dati comuni" sul sistema Simog, gestito da Anac, entro 30 giorni dall'approvazione degli esiti della procedura di gara. In particolare, secondo quanto indicato nella Guida Simog, il campo da compilare è "esito della procedura" con la voce "deserta".

Queste informazioni saranno acquisite automaticamente dai sistemi del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato per le successive verifiche.

In conclusione, è opportuno che l'ente provveda tempestivamente a comunicare in modo formale l'esito negativo della gara, sia per poter accedere al nuovo fondo per l'anno 2023, sia per evitare problematiche in sede di successive verifiche.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©