Urbanistica

Anche le concessionarie aggiorneranno i costi senza impatto sulle tariffe

Decreto legge aiuti, escluso anche l’allungamento di durata della concessione

di G. Sa.

Anche le concessionarie autostradali potranno aggiornare i costi dei propri lavori da affidare entro il 31 dicembre 2023, riconoscendo gli extracosti derivanti dai rincari dei materiali, ma questo non potrà tradursi in incrementi tariffari né in allungamento della durata della concessione.

Nel decreto legge aiuti è stato inserito un articolo, a seguire rispetto a quello generale sui rincari delle opere pubbliche, che consente alle concessionarie di «procedere all’aggiornamento del quadro economico del progetto esecutivo in corso di approvazione o approvato alla data di entrata in vigore del presente decreto e in relazione al quale sia previsto l’avvio delle relative procedure di affidamento entro il 31 dicembre 2023».

Questo aggiornamento potrà avvenire «utilizzando il prezziario di riferimento più aggiornato»: in sostanza i nuovi prezzi potranno essere definiti sulla base dei prezziari Anas aggiornati recentemente e, in caso di ulteriori aggiornamenti, si potrà tener conto anche di quelli.

Il quadro economico del progetto così rideterminato «è sottoposto all’approvazione del concedente ed è considerato nell’ambito del rapporto concessorio, in conformità alle delibere dell’Autorità di regolazione dei trasporti».

In ogni caso - e questo è il passaggio decisivo della norma - «i maggiori oneri derivanti dall’aggiornamento del quadro economico non concorrono alla determinazione della remunerazione del capitale investito netto, né rilevano ai fini della durata della concessione». Quindi i maggiori costi sopportati dalle concessionarie non modificheranno il capitale investito netto né potranno determinare incrementi tariffari o allungare la durata della concessione.

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