In periferia arriva il design “disarmonico” di Goring e Straja che reinterpreta il condominio milanese

È un tributo al condominio milanese nobilitato da architetti come Luigi Caccia Dominioni. L'uso del rivestimento, lo svotamento degli angoli, l'asimmetria delle bucature caratterizzano la nuova torre residenziale di via Soderini 54 a Milano, progettata da GaS Studio , lo studio fondato da Jim Goring e André Straja che ha firmato numerose architetture nella città meneghina, tra cui, solo per citare le più recenti, le residenze per studenti di via Monneret (un altro studentato firmato GaS studio è in corso di costruzione in zona Bicocca) e Green place, il complesso di uffici di viale Certosa dove gli architetti hanno fatto largo uso del bambù. La torre di via Soderini, realizzata da Reale Immobili e Immobiliare Percassi, è sorta al posto di una concessionaria di automobili. La zona è tra Primaticcio e Lorenteggio, nella periferia ovest di Milano.

La presenza di ampi spazi verdi e l'analisi del contesto, dei pieni e dei vuoti che lo caratterizzano, ha suggerito l'idea di costruire una torre nel verde. La scelta è stata quella di uniformarsi al contesto adattandosi al suo carattere disuniforme e reinterpretando in chiave contemporanea gli edifici circostanti, tutti fabbricati monoblocco a pianta rettangolare o quadrata. Così lo studio GaS ha optato per un corpo di fabbrica unico, un edificio a torre con 25 unità abitative, dotato di spazi comuni, quali una sala polifunzionale, una per il fitness e un ricovero per biciclette e motorini. Al piano interrato sono stati realizzati 35 box auto e cantine con relativi locali tecnici. Il volume risulta scolpito dai balconi d'angolo e animato dalle logge, profonde, che si articolano in maniera quasi casuale sul prospetto contrastando, per colore, con il rivestimento scuro delle lastre di ceramica di grande formato. La struttura è in cemento armato chiusa da murature rivestite da un sistema a cappotto.