La Sicilia aggiorna la mappa sismica e amplia la platea del sismabonus

Il territorio della regione Sicilia è ormai tutto classificato in aree sismiche 1, 2 o 3. La novità è stata decisa dall'amministrazione regionale modificando l'impianto approvato nel 2003 (conseguente alla classificazione sismica nazionale introdotta dall'Ordinanza delle Protezione civile 3274 dello stesso anno). Va anche detto che la Regione realizza finalmente un adempimento che avrebbe potuto/dovuto adempiere da tempo; e più esattamente da quando nel 2006, sempre a livello nazionale, sono stati forniti nuovi criteri per aggiornare la mappa, con l'ordinanza n.3519. A parte i movimenti tra le diverse classificazioni sismiche, il dato più importante è appunto la copertura pressoché totale del territorio. Resta l'eccezione delle Isole di Lampedusa e Linosa che erano e che restano in zona 4, la meno rischiosa.

La zona 1 - la più rischiosa - acquista i territori di 26 nuovi comuni e arriva a contare 53 comuni. La classe intermedia numero 2 perde invece 23 comuni ma resta la più numerosa dell'Isola con 306 comuni. Aumentano anche i territori della classe 3: nel 2003 erano 5 e oggi si arriva a 31, aggiungendosene altri 26. La classe 4, come si diceva, si svuota quasi completamente, passando da 29 a 1 (appunto Linosa e Lampedusa).

La ricaduta più importante della novità consiste nell'ampliamento della platea potenziale del sismabonus. La novità riguarda principalmente i 28 comuni che escono dalla classe 4 e acquistano una diversa classificazione. La maggior parte - si tratta di 26 amministrazioni nelle province di Agrigento, Caltanissetta (incluso il capoluogo) ed Enna - finisce in classe 3. In un caso - quello di Pantelleria - c'è un doppio salto: da zona 4 a zona 2. C'è poi una new entry, quella del comune di trapanese di Misiliscemi, che viene classificato in zona 2.