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La Regione Sicilia dà il via al parco geominerario della pomice

Il presidente Musumeci: «Il governo regionale per la tutela del sito»

di Nino Amadore

La grande cava della pomice di Lipari chiusa ormai dal 2007 sarà salvata dall’incuria e dai vandali. In quei luoghi nasceranno un Museo e un Parco geominerario della pietra pomice. È di ieri la delibera del governo della Regione siciliana guidato da Nello Musumeci che ha così accolto l’appello e la mobilitazione di comitati, rappresentanti delle istituzioni culturali del Paese, di Sicindustria il cui presidente Gregory Bongiorno ha lanciato un appello dalle colonne del nostro giornale, di Museimpresa, associazione italiana archivi e musei d’impresa guidata da Antonio Calabrò.

«La storia dell’estrazione della pomice e dell’ossidiana sull’isola – afferma il presidente della Regione Nello Musumeci – ha radici antiche e rappresenta un’attività di rilevante valore, da proteggere e promuovere. Il governo regionale lavorerà affinché tale patrimonio non si disperda, ma anzi venga adeguatamente tutelato e valorizzato, avviando tutte le attività necessarie alla realizzazione del progetto di istituzione del Museo della pomice e del Parco geominerario». La decisione del governo regionale recepisce proprio la volontà espressa da alcune organizzazioni locali, dalla stessa amministrazione comunale e da alcuni quotidiani nazionali e personalità della cultura. «È un segnale di grande attenzione per una storia di impresa e per la nostra stessa cultura. Apprezziamo la sensibilità del governo regionale» dice Bongiorno. L’obiettivo, si legge in una nota della Regione siciliana, è quello di preservare e valorizzare l’antico patrimonio economico-culturale presente nella più grande delle isole Eolie. Il progetto potrà anche riguardare attività e azioni nelle ex aree della cava, sia per salvaguardare lo stato di sicurezza, sia per riqualificare e restituire questi luoghi alla comunità isolana e ai visitatori. In attesa di verificare l’esistenza di eventuali ostacoli burocratici legati alle ultime vicende della cava, l’assessore regionale ai Beni culturali ha già dato incarico alla soprintendenza di Messina di effettuare un sopralluogo tecnico, nelle località di Acquacalda e Porticello, per verificare lo stato del vecchio mulino e degli stabilimenti.

«Puntiamo - dice l’assessore ai beni culturali Alberto Samonà - a realizzare un Museo e anche un Parco geominerario con funzione didattica, per conservare la memoria e la storia dei luoghi».

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