Fisco e contabilità

La Basilicata (e il Sud) arretrano ancora negli indici di welfare

All’ultimo posto nella classifica della Spesa del Welfare Index Italia 2021

di Luigia Ierace

In un Sud che continua a retrocedere, anche la Basilicata, regione fortemente innovatrice nelle politiche socio-territoriali, vive le contraddizioni della “doppia tenaglia” demografica di invecchiamento e bassa natalità, che frena il potenziale di crescita. Nel Welfare Italia Index 2021, scende al penultimo posto, prima della Calabria, con 53,4 punti (scala da 0 a 100), e a 31 punti dalla prima (la Pa di Trento). È ultima per indicatori di spesa in welfare e 17esima per indicatori strutturali. «Debolezze che la Basilicata - spiega Cetti Lauteta, coordinatrice della ricerca - ha in comune con gran parte delle Regioni del Sud su cui però occorre intervenire».

La Basilicata è ultima per spesa sanitaria privata pro capite (274 euro, la media italiana è di 479) ed è tra le ultime per quella pubblica pro capite (1.978 contro 2.114 euro). «Purtroppo – sottolinea il presidente della Regione Vito Bardi - i criteri di riparto del Fondo sanitario nazionale penalizzano le Regioni del Sud e in particolare i lucani. Una storia vecchia che negli anni ha aggravato lo spread tra Nord e Sud nella sanità».

Penultima per spesa media regionale per utente fruitore degli asili nido (3.917 euro contro i 5.537 della media italiana) e terzultima per spesa previdenziale media su popolazione over-65 e per spesa in interventi e servizi sociali pro capite (59 euro contro 127), la Basilicata necessità di una mappatura della rete dei bisogni del territorio e una diversa sinergia tra pubblico e terzo settore. Al di là di Potenza e Matera, si deve fare i conti con la piccola dimensione dei comuni le il forte spopolamento nell'entroterra. In alcuni casi non si raggiunge il numero minimo di bambini per mantenere asili nido e scuole per l’infanzia. «Vanno potenziati - spiega Giuseppe Salluce, portavoce del Forum Terzo Settore della Basilicata - i servizi sociali in capo ai Comuni ipotizzando l’accorpamento tra territori anche attraverso un lavoro di co-programmazione. Serve un miglior impiego e riequilibrio delle risorse verso asili nido, residenzialità di piccola dimensione, povertà educative».

«Con il recente bando Pnrr per gli asili nido - spiega Bardi - i Comuni lucani potranno finalmente colmare questo storico gap. Ereditiamo decenni di scelte sbagliate, ma ci sono anche indicatori in controtendenza, quali l’istruzione e la formazione, volani di crescita e sviluppo».

La Basilicata è sesta per spesa pubblica per istruzione e formazione in percentuale del Pil regionale e per beneficiari da Naspi su popolazione 15-64 anni.

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