Amministratori

Videosorveglianza, entro il 10 dicembre le richieste di finanziamento dei Comuni per il 2021

Il Viminale ha diramato la circolare con lo schema di patto per la sicurezza urbana

di Daniela Casciola

Tutto pronto per i Comuni interessati a presentare le richieste di ammissione ai finanziamenti statali per il 2021 - che ammontano a 27 milioni - per la realizzazione dei sistemi di videosorveglianza urbana e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria.

É stata trasmessa a tutti i sindaci la circolare del ministero dell'Interno dell'8 novembre 2021 con la quale si dirama lo schema di Patto per la sicurezza urbana dedicato ai sistemi di videosorveglianza.

Condizioni di ammissibilità, modalità di presentazione delle domande e criteri di ripartizione delle risorse sono indicati nel decreto del ministro dell'Interno di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze 9 ottobre 2021, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 259 del 29 ottobre.

I Comuni hanno tempo fino al 10 dicembre prossimo per presentare le istanze alla prefettura competente, utilizzando il modello A allegato al decreto.

L'installazione dei sistemi di videosorveglianza deve essere prevista nell'ambito dei patti per la sicurezza urbana sottoscritti tra il prefetto e il sindaco. I relativi progetti dovranno essere approvati in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.

Saranno ammesse esclusivamente le richieste accompagnate da progetti di impianto non sovrapponibili a quelli realizzati in precedenza attraverso finanziamenti comunitari, statali, regionali o provinciali, concessi o erogati negli ultimi cinque anni.

La relazione prefettizia sulla richiesta di finanziamento oltre a certificare i requisiti di ammissibilità, dovrà contenere un rapporto sui fenomeni di criminalità diffusa dell'area urbana dove è prevista l'installazione del sistema di videosorveglianza e attestare l'indice di delittuosità registrato nel comune nell'anno precedente a quello di presentazione della richiesta.

Presso la prefettura è istituita una cabina di regia, composta dai rappresentanti delle forze di polizia e della polizia locale, con il compito di monitorare lo stato di attuazione del patto, anche ai fini di informare, da parte del prefetto, l'ufficio per il coordinamento e pianificazione delle Forze di polizia del dipartimento della pubblica sicurezza, individuato quale punto di riferimento per le iniziative in materia di sicurezza urbana.

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