Appalti

Decreto Sostegni-ter, non passa l'estensione della revisione prezzi a servizi e forniture

Il decreto approvato nella notte dalla commissione Bilancio del Senato ripesca la cessione multipla (fino a tre passaggi) dei bonus edilizi

di Mauro Salerno

Confermato l'obbligo della clausola di revisione dei prezzi, ma senza estensione delle compensazioni agli appalti di servizi e forniture. Ok al ritorno della cessione multipla dei crediti maturati grazie ai bonus edilizi, ma con un massimo di tre passaggi di mano. In campo edilizio sono queste le maggiori novità che arrivano dall'approvazione del decreto Sostegni-ter dalla commissione Bilancio del Senato, riunita nell'occasione in seduta notturna. Il decreto, che scade il 28 marzo è atteso già da oggi in Aula sempre a a Palazzo Madama, dove il governo è intenzionato a porre la questione di fiducia.

Nel provvedimento non mancano diverse novità per gli enti locali, a partire dallo sblocco del turn over per i segretari comunali e dalla norma che punta a evitare il default dei Comuni in caso di fallimento delle partecipate, che riassumiamo in questo altro articolo. Di seguito le principali novità approvate nell'ultima tornata di emendamenti passati in commissione percgli appalti e l'edilizia.

Compensazioni non passa l'estensione a servizi e forniture
Resta l'obbligo di prevedere una clausola di revisione dei prezzi nei bandi di gara, ma il vincolo delle compensazioni con i meccanismi già previsti dai precedenti provvedimenti del governo, rimane confinato agli appalti di lavori pubblici senza estensione ai servizi e forniture, come pure richiesto a gran voce dalle imprese che operano in quei settori con le Pa. Il risultato della discussione parlamentare «scoraggia e ci lascia piuttosto perplessi», dice il direttore generale di Federazione Anie – Maria Antonietta Portaluri. «Se nel decreto sostegni-bis il solo riferimento al settore dei lavori poteva sembrare una svista, la conferma di questa impostazione anche nel decreto Sostegni-ter rischia di determinare danni incalcolabili per le imprese operanti nei due settori esclusi dalla compensazione », aggiunge. Sulla necessità di allargare il tiro delle compensazioni aveva preso posizione solo pochi giorni fa anche presidente dell'Anac Giuseppe Busia.

Bonus/1. Autorizzate fino a tre cessioni del credito
Tornano le cessioni multiple per i crediti fiscali maturati grazie ai bonus edilizi. Nel corso dell'iter del decreto Sostegni-ter in commissione Bilancio del Senato è stato superato il giro di vite imposto dal governo che aveva limitato a una sola cessione la possibilità di circolazione dei crediti d'imposta. Torna dunque la cedibilità multipla dei crediti, con un massimo di tre passaggi.

Bonus/2. Più tempo per comunicare la cessione dei crediti
Arriva una mini-proroga della scadenza per la comunicazione dell'opzione di cessione del credito o sconto in fattura dei bonus edilizi: un emendamento Pd al decreto Sostegni-ter approvato nella notte al Senato sposta la data inizialmente prevista al 7 aprile al 29 aprile. «L'obiettivo del Partito Democratico - dichiarano in una nota congiunta Antonio Misiani, responsabile economico del Pd e Gian Mario Fragomeli, capogruppo in commissione Finanze di Montecitorio - era consentire questa proroga senza mettere in difficoltà il 730 precompilato, non intaccando là possibilità di accedere ai rimborsi fiscali entro il mese di luglio. Nelle prossime ore confidiamo di risolvere anche la scadenza del 16 marzo per le comunicazioni degli amministratori di condominio per i lavori effettuati nel 2021».

Calo del traffico: compensazioni per Anas
Più fondi per Anas per compensare il calo del traffico dovuto alla pandemia. È quanto prevede un emendamento presentato dal presidente della commissione Lavori pubblici Mauro Coltorti (M5S). Per Anas viene autorizzata una spesa di 3,9 milioni per l'anno 2027 e di 25 milioni di euro annui dal 2028 al 2031. «Le risorse sono destinate a compensare la società degli oneri derivanti dal calo delle entrate dovuto alla riduzione della circolazione autostradale conseguente all'emergenza Covid e dall'incremento dei costi sostenuti per l'illuminazione pubblica» ha spiegato Coltorti.

Slitta il termine per i piani dei concessionari autostradali
L'aggiornamento dei piani economici finanziari dei concessionari autostradali presentati nel 2020 dovrà essere perfezionato entro il 31 ottobre di quest'anno. L'emendamento approvato dalla commissione Bilancio del Senato sposta in avanti il precedente termine, già scaduto, del 31 dicembre 2021. L'aggiornamento dei piani è propedeutico all'adeguamento delle tariffe autostradali. A fine 2021 il Mims aveva comunicato che per il 2022 non ci sarebbe stato alcun aumento dei pedaggi sul 98% della rete su tutte le autostrade gestite dalle società per le quali è in corso l'aggiornamento/revisione della concessione.

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