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Istat, nelle mappa aggiornata delle aree interne quasi la metà dei Comuni italiani

Sono presenti soprattutto nel Mezzogiorno e rappresentano il 44,8% del totale nazionale

di Daniela Casciola

Per il ciclo di programmazione 2021-2027, l'Istat ha realizzato un aggiornamento della mappa delle aree interne che dà conto della presenza dei servizi a fine 2019. La mappa identifica i Comuni con un'offerta congiunta di tre tipologie di servizio - salute, istruzione e mobilità - denominati Poli/Poli intercomunali e rappresenta anche tutti gli altri Comuni in base alla loro distanza da questi Poli, classificandoli in quattro fasce a crescente distanza relativa - Cintura, Intermedi, Periferici, Ultraperiferici. I Comuni classificati come Intermedi, Periferici e Ultraperiferici rappresentano l'insieme delle Aree Interne del nostro Paese.

La nuova mappatura ha evidenziato che quasi la metà dei Comuni italiani ricade nella classificazione delle aree interne (3.834, pari al 48,5% del totale).

Le aree interne risultano presenti soprattutto nel Mezzogiorno: nel complesso sono 1.718 (67,4%) i Comuni che ne fanno parte, con significative incidenze in Basilicata, Sicilia, Molise e Sardegna (tutte superiori al 70%). Le aree interne del Mezzogiorno rappresentano il 44,8% del totale nazionale. Al Centro Italia il numero è molto più contenuto e arriva, con 532 Comuni, al 54,8% del totale. La distribuzione regionale appare molto più equilibrata rispetto alle altre ripartizioni ed è compresa tra il 46,3% delle Marche e il 60,1% della Toscana. Nel Nord-ovest e nel Nord-est la quota di Comuni che rientrano nelle Aree Interne si riduce ulteriormente, 33,7% e 41,4% rispettivamente, anche se in termini assoluti si tratta di ben 1.584 Comuni.

La distribuzione dei Comuni appartenenti alla categoria più svantaggiata (ultraperiferici) appare anch'essa squilibrata sul territorio: nel Mezzogiorno sono localizzati 229 Comuni (59,9%) su un totale di 382. Rilevanti sono le incidenze di Comuni ultraperiferici in Sardegna (13,5%), Basilicata (33,6%) e Abruzzo (10,8%) mentre nel Centro-nord spicca la Provincia autonoma di Bolzano/Bozen con 28 Comuni ultraperiferici su 116 (24,1%).

Dall'analisi delle caratteristiche fisiche dei Comuni che appartengono alle Aree Interne emerge un profilo coerente con le aspettative. Si tratta infatti di aree prevalentemente montuose (1.874 Comuni, pari al 48,9% del totale), concentrate soprattutto sull'arco alpino, sull'Appennino tosco-emiliano e in alcune aree centrali della Sicilia e della Sardegna. La regione che presenta il maggior numero di Comuni in Aree Interne è la Lombardia (346) seguita dal Piemonte (196) e dall'Abruzzo (122); anche Campania e Calabria hanno un numero rilevante di Comuni montani in Aree Interne, 105 e 106 rispettivamente.

Otto Comuni con oltre 50mila residenti sono classificati come aree interne: il caso più evidente è quello di Gela in Sicilia (più di 72mila abitanti), classificato come Periferico perché manca una stazione ferroviaria almeno di tipo Silver. Per le medesime ragioni il Comune di Altamura in Puglia è classificato come Intermedio (quasi 70mila abitanti) mentre il Comune di Vittoria in Sicilia, che ha poco più di 62mila residenti, è classificato come Intermedio per l'assenza di ospedali con servizio Dea e stazioni ferroviarie almeno di tipo Silver.

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