Urbanistica

Stadio della Roma, ok del Campidoglio al pubblico interesse: l'iter ritorna in Regione

di Alessandro Lerbini

Disco verde del Campidoglio per il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Il progetto, con le cubature ridotte rispetto alla prima delibera della giunta Marino, ha ottenuto l'attestazione di interesse pubblico da parte dell'Aula consiliare capitolina. Le modifiche hanno portato ad una riduzione di oltre il 50% per quanto riguarda il Business Park e il taglio dei tre grattacieli di Liebeskind.
L'impianto, quindi, è di fatto un altro progetto rispetto a quello originario. Il club giallorosso guidato da James Pallotta rinuncia a gran parte delle opere che aveva in mente di realizzare. Le torri saranno rimpiazzate da edifici più bassi, a pochi piani, ed ecocompatibili. A differenza della delibera dell'epoca Marino, sono previsti più interventi per definire l'interesse pubblico, a garanzia dei cittadini: massima accessibilità dell'area con il trasporto pubblico su ferro, con il potenziamento della ferrovia Roma-Lido e l'acquisto di nuovi treni (i passeggeri della FL1 potranno accedere all'area attraverso un ponte ciclo-pedonale).

Un altro intervento previsto riguarda l'unificazione della via Ostiense con la via del Mare nel tratto che va dal Grande Raccordo Anulare a viale Marconi. Il progetto prevede inoltre la messa in sicurezza dei Fossi di Vallerano e Acquacetosa Ostiense e la realizzazione del Parco fluviale, nonché un sistema di videosorveglianza e la costruzione di edifici a basso impatto ambientale (pochi piani) e ad alti standard energetici. Sono infine previsti interventi di accessibilità sul fiume Tevere con i relativi interventi sulla viabilità.
Rimane invece ancora irrisolta la questione del nuovo ponte carrabile sul Tevere, non previsto in questa seconda versione del progetto, in attesa che si sblocchi l'iter per il Ponte dei Congressi.

«Grazie a Virginia Raggi e Roma. Lo stadio della Roma darà una nuova casa ai nostri tifosi e porterà grandi benefici alla città». Così il presidente della Roma, James Pallotta, su Twitter dopo il via libera dell'Assemblea Capitolina che ha approvato la delibera che ridefinisce il pubblico interesse dello stadio di Tor di Valle.

«Il progetto è molto bello. E non possiamo dire no, perché la città sta talmente male, gli
investitori scappano, gli investimenti sono talmente pochi che l'unica cosa è accontentarci di quello che passa il convento. Confermo il voto di astensione». Lo ha annunciato il capogruppo della lista Marchini, Alessandro Onorato nella dichiarazione di voto sulla delibera di pubblica utilità dello Stadio della Roma. A suo parere lo stadio «poteva essere un'occasione per risolvere i drammi di quell'area. Invece per dire no ai grattacieli avete detto no a centinaia di milioni di euro che potevano essere utili a questa città».

Ora la procedura passa nuovamente alla Regione Lazio che dovrà indire una seconda conferenza dei servizi che porterà all'approvazione definitiva del progetto e all'avvio dei lavori dell'impianto firmato dall'architetto Dan Meis.

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