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Al porto di Napoli un deposito per il gas

Il porto di Napoli ospiterà un deposito di gnl (gas naturale liquefatto), in adempimento a quanto prescritto dal Piano energetico nazionale voluto dai ministeri dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dell’Ambiente. Una struttura che servirà a potenziare quello che è già il primo terminal gasiero (gpl) d’Italia.
Un orientamento chiaro e ben definito è emerso dalla recente Conferenza gnl-Expo gnl 2017, che si è svolta a Napoli nei giorni scorsi, con la partecipazione di esperti internazionali e di alcune tra le principali aziende del sistema industriale come Edison, Liquigas e Iveco già attive nel settore e interessate al nuovo mercato che dal Sud Italia si sta aprendo.
L’annuncio è del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, (Adsp) Pietro Spirito. «Entro la fine di quest’anno – ha detto – avvieremo una manifestazione di interesse per conoscere gli orientamenti degli operatori. Nel 2018 partirà la gara per l’impianto».
L’Italia, come recepito dal Piano energetico nazionale, dovrà entro il 2025, dotarsi di nuovi depositi gnl allo scopo di incrementare l’utilizzo del combustibile alternativo a quelli fossili e più rispettoso dell’ambiente. «Non resta che partire subito – precisa Spirito – per aver tempo per tutte le procedure e per la costruzione».
Il deposito sarà a servizio delle grandi navi. «Le navi da crociera già in ordine per il periodo tra 2020 e 2022 – aggiunge il presidente dell’Ads che ha sede a Napoli e comprende anche Salerno e Castellammare di Stabia – saranno dotate di motori alimentabili a gnl».
Dall’utilizzo del gas naturale liquefatto, inoltre ci si attende una forte riduzione dell’inquinamento sulla città.

Il bando di gara
Intanto, si mette a punto la procedura: dopo la manifestazione di interesse del 2017, sulla base delle indicazioni fornite dalle imprese, sarà definito il bando di gara da pubblicare nel 2018. Il lavoro sarà affidato all’impresa o al raggruppamento vincitore con la clausola contrattuale secondo cui l’aggiudicazione si perfezionerà solo quando saranno state rilasciate tutte le autorizzazioni. Intanto – precisa Spirito – sarà istituita la conferenza di servizi. Dato importante: anche il Comune di Napoli ha sostenuto, proprio in occasione della conferenza di qualche giorno fa, la necessità del nuovo deposito e dimostrato disponibilità e interesse in tal senso. Al momento è tutta da definire la localizzazione.
«Realizzare un deposito di gnl a Napoli, primo nel Mezzogiorno d’Italia, è una necessità – dice Francesco Franchi, presidente di Assogasliquidi –. Il Nord Italia si appoggia ai depositi dei porti europei e sopratutto nord europei, mentre il Sud d’Italia è troppo lontano e finisce per essere penalizzato. In altre parole, parliamo di una infrastruttura necessaria per compensare un ampio gap di competitività». Assogasliquidi è l’Associazione di Federchimica che rappresentale imprese del comparto distribuzione gas liquefatti per uso combustione e autotrazione e le imprese che costruiscono attrezzature ed impianti o che forniscono servizi attinenti al settore.
«Senz’altro si tratta di un progetto interessante – commenta il presidente degli industriali di Napoli, Ambrogio Prezioso – poichè risolve un antico problema consentendo facile rifornimento alle navi e perchè consente di andare verso la trasformazione dello scalo napoletano in un porto green».
La decisione di realizzare a Napoli la nuova struttura a servizio del porto in qualche modo si lega anche a un’altra antica querelle che rigiarda la delocalizzazione del terminal gasierio. Ipotesi a lungo discussa e palleggiata nei lunghi anni dei commissariamenti e oggi a quanto pare accantonata. Almeno fino a quando non ci sarà una soluzione percorribile.

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