Assosoftware e Confindustria SIT, stop a circolare Agid su servizi SaaS
Uno stop immediato all'approvazione della circolare Agid sui criteri per la qualificazione di servizi Software as a Service (SaaS, ovvero un modello di distribuzione del software applicativo dove un produttore sviluppa un'applicazione web a disposizione dei propri clienti via Internet previo abbonamento, ndr) per il Cloud della Pa. È la richiesta che Ennio Lucarelli, presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici e Bonfiglio Mariotti, presidente di AssoSoftware, hanno rivolto con una lettera ad Antonio Samaritani, direttore generale di Agid, Diego Piacentini, Commissario straordinario per l'attuazione dell'Agenda digitale, e, per conoscenza, a Marianna Madia, ministra della Semplificazione e della Pubblica amministrazione. La circolare, così come è impostata, «introdurrebbe vincoli alla libera concorrenza delle imprese e limitazioni di mercato».
«Auspichiamo - dichiara Bonfiglio Mariotti - che questa nostra richiesta sia accolta e che in tempi brevi si possa avviare quella fase di confronto e collaborazione tra le parti, finora disattesa».
«Una Pubblica amministrazione 4.0 - prosegue Lucarelli - deve essere leva per migliorare l'offerta e la qualità dei servizi ma tutto questo in una cornice di mercato contendibile e, quindi, accessibile alle imprese, grandi e Pmi senza inutili restrizioni alla concorrenza».
Sono quattro i punti che Confindustria e AssoSoftware ritengono inaccettabili. In primis, la circolare contiene regole e prescrizioni che interessano la libera concorrenza delle imprese sul mercato e impattano pesantemente nelle attività e nelle pianificazioni delle aziende private. Inoltre la circolare condiziona pesantemente i rapporti tra aziende private e pubbliche amministrazioni clienti, mettendo potenzialmente a rischio anche i contratti in essere. La circolare, poi, di fatto limita l'accesso delle imprese, prevedendo inaccettabili contributi a loro carico per la sola partecipazione al processo di qualificazione. E infine: la circolare lascia ampi spazi di discrezionalità ai funzionari che valuteranno i requisiti tecnico organizzativi delle soluzioni per elaborare il parere sull'esito del processo.