Appalti

Dl Genova/1. Primo sì: Bucci aspetta la conversione per invitare le imprese

di Alessandro Arona e Massimo Frontera

È diventato un decreto-omnibus da 60 articoli (compresi i bis e i ter) il decreto legge “Genova” (Dl 28 settembre 2018, n. 109) approvato dalla Camera in prima lettura nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre (con 284 voti favorevoli, 67 contrari e 41 astenuti). Il testo passa ora all'esame del Senato e deve essere convertito in legge entro il 27 novembre. Ma il cuore del provvedimento restano la ricostruzione del Ponte Morandi crollato e le misure di indennizzo/rilancio dei cittadini e le imprese di Genova. Per il capoluogo ligure il decreto stanzia complessivamente 630 milioni di euro (di cui 360 milioni per la ricostruzione del ponte e le nuove case degli sfollati, oneri che secondo il decreto dovrà comunque pagare Autostrade per l'Italia, o subito o più in là) e 270 milioni per minori tasse, zona franca urbana, e sostegni alle imprese. Il Ddl di Bilancio 2019 aggiunge poi altri 460 milioni di euro: 160 in due anni per indennizzi agli autotrasportatori, 100 in due anni ancora per la Zona franca urbana, 200 milioni per piani di sviluppo portuale.

L'articolo 1 del decreto prevede la nomina da parte del presidente del Consiglio di un Commissario straordinario per la ricostruzione del ponte sul Polcevera e della viabilità connessa: Conte ha annunciato la firma del Dpcm e la nomina del sindaco Marco Bucci il 4 ottobre scorso, ma il decreto non è mai uscito in Gazzetta e manca un altro Dpcm per la costituzione della struttura di supporto al commissario (al massimo 20 persone, di cui 5 assunte all'esterno della Pa). Bucci nei giorni scorsi ha detto di attendere la conversione del decreto per emanare i primi provvedimenti: gli inviti alle imprese per affidare la demolizione del ponte e l'immissione in possesso delle aree interessate, una volta dissequestrate dalla magistratura (si attende a inizio dicembre).
Il Dl (dopo emendamento) consente l'immediata immissione in possesso delle aree da parte del commissario, nelle more degli espropri. E stabilisce che spetta ad Autostrade per l'Italia non solo pagare la ricostruzione del ponte ma anche pagare tutti gli indennizzi agli sfollati, per il trasloco e la nuova casa.

L'articolo 1-bis stabilisce che i proprietari di case da demolire, e che stipulino un atto di cessione volontaria del bene con il commissario, hanno diritto (entro 30 giorni dalla trascrizione degli atti) a un'indennità pari a 2.205,50 euro al metro quadrato (circa il 40% superiore ai prezzi di mercato in quella zona di Genova), più l'indennizzo forfettario di 45mila euro a unità abitativa previsto dalla legge regionale sui Pris e altri 36mila euro ad abitazione per «indennità di improvviso sgombero». Sempre con modifiche alla Camera, l'articolo 1-ter stabilise che il commissario deve individuare subito i tratti autostradali A7 e A10 «funzionalmente connessi al viadotto Polcevera», e che Autostrade per l'Italia deve immediatamente consegnarli al commissario.

Come nel testo originario i poteri del Commissario sono quasi illimitati, con possibilità di deroga a ogni norma di legge extrapenale, ma su suggerimento del presidente dell'Anac Raffaele Cantone la Camera ha stabilito che il commissario deve rispettare il Codice Antimafia (dlgs 159/2011), con procedure però accelerate per il rilascio del certificato antimafia da parte delle Prefetture, da stabilire con decreto del Ministro dell'Interno entro 15 giorni dalla legge di conversione. Resta la norma che impone ad Autostrade di pagare tutti gli oneri per la ricostruzione del ponte e la viabilità connessa, e anche gli indennizzi agli sfollati (come detto sopra). Aspi dovrà pagare entro 30 giorni dalle richieste del Commissario, e in caso di diniego quest'ultimo potrà chiedere anticipazioni a banche garantendo la restituzione con le coperture indicate in bilancio (360 milioni di euro pluriennali).

Per l'affidamento degli appalti (demolizione, progettazione del nuovo ponte, lavori di ricostruzione), il commissario Bucci non potrà assegnare alcun incarico ad Autostrade o società controllate/collegate, ma ogni altra esclusione è stata eliminata rispetto al testo iniziale. Il decreto nulla dice rispetto alle modalità di affidamento, ma Bucci ha già chiarito che farà gare semplificate, molto veloci, a inviti: saranno invitate 5-10 imprese per ogni incarico, scegliendo le migliori sul mercato, e affidando la scelta a una commissione di tecnici esterni. «Ho in testa due obiettivi - ha detto ieri Bucci - iniziare i lavori di demolizione dei monconi prima di Natale e far partire la ricostruzione del ponte dal lato ovest a fine marzo 2019 in modo che ci sia una concreta possibilità di avere il ponte finito entro fine 2019».

L'articolo 1-te impone a tutte le concessionarie autostradali di avviare subito un'attività «di verifica e messa in sicurezza di tutte le infrastrutture viarie oggetto di atti convenzionali, con particolare riguardo ai ponti, viadotti e cavalcavia», da concludere entro 12 mesi.

Il decreto, all'articolo 12, istituisce una nuova Agenzia per la sicurezza ferroviaria e stradale/autostradale (Ansfisa), che nel giro di circa sei mesi dovrà accorpare l'attuale Ansf (solo sicurezza ferroviaria), circa 120 dipendenti, salendo poi di altri 358 unità (di cui 236 assunzioni in due anni) e oneri per 22 milioni di euro all'anno. Avrà compiti di regolazione, ispezione e sanzioni sui gestori di reti, ai fini della sicurezza.

Per rafforzare le capacità di vigilanza e verifica da parte del Ministero delle Infrastrutture sullo stato delle opere pubbliche (trasporti e dighe) è istituita il nuovo Archivio nazionale informatico delle opere pubbliche (Ainop), una banca dati alimentata dai soggetti gestori, aggiornata di frequente e con sperimentazione anche di sensori porti sulle infrastrutture e collegati con essa in tempo reale. Per questi scopi il decreto autorizza l'assunzione di 200 nuovi tecnici al Mit, con oneri per 7,2 milioni di euro l'anno.

Sempre in materia di infrastrutture e sicurezza, infine, il decreto rafforza i poteri dell’Autorità di regolazione dei trasporti sulle concessioni autostradali, estendendo il compito di verifica di tariffe e assetti regolatori anche alle vecchie concessioni (quelle esistenti al 28 dicembre 2011); anticipa 192 milioni di euro già in bilancio a favore di Strade dei parchi spa (gruppo Toto, concessionaria della Roma-L’Aquila-Teramo) al fine di avviare subito le opere più urgenti di messa in sicurezza sismica dei viadotti della A24/A25; nasce infine la Cabina di regia «Strategia Italia», a Palazzo Chigi, per il monitoraggio e il rilancio dei programmi di investimento in opere pubbliche, in particolare quelli per dissesto idrogeologico, antisismica, bonifiche.

Ricostruzione Centro Italia, più poteri al commissario
Novità anche per la ricostruzione del Centro Italia. La più rilevante è quella che vede crescere il potere attribuito al Commissario di governo, il quale potrà prendere le sue decisioni «sentiti» i quattro vice-commissari e presidenti di Regione (Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche) senza più la necessità di ottenere l’intesa. I quattro presidenti di Regione hanno già fatto sapere di non aver gradito questa evoluzione in senso centralistico.
L’altra importante novità è la modifica della procedura sull’anticipazione ai progettisti sul contributo alla ricostruzione privata. Il cambiamento riguarda sia l'entità dell'anticipo: 50% invece dell'80%, sia soprattutto, la fase della procedura in cui è prevista l'erogazione. Ora l'80% della parcella del progettista viene erogato contestualmente alla concessione del contributo per l'intervento, cioè al termine di tutto l'iter di approvazione e verifica della richiesta presentata dal professionista. La nuova norma anticipa il pagamento alla presentazione del progetto, sia pure abbassando l'anticipo al 50% della parcella.
A definire le modalità per il pagamento delle prestazioni sarà un’ordinanza commissariale.

Edilizia scolastica Scuole innovative, tornano i fondi Inail
A bordo del “treno” del decreto Genova è salito anche un “pacchetto” edilizia scolastica. La principale misura riguarda la spesa annua autorizzata in 9 milioni euro per ciascun anno del triennio 2018, 2019 e 2020 per coprire il costo di progettazione delle scuole innovative. I soldi vengono anticipati dall'Inail sul futuro acquisto (come investimento) della scuola (sempre che l'Istituto deliberi di effettuare l'investimento). Vengono concessi poi 9 milioni (4,5 milioni per ciascun anno del biennio 2019-2020) per la progettazione dei poli per l’infanzia, anche questi potenziali investimenti da parte di Inail.
Previsto anche un monitoraggio sui fondi inutilizzati stanziati con il dl competitività (n.66/2014) e dalla legge sulla riforma dell’istruzione (n.107/2015) che vengono destinati a interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici. Il Dl Genova stabilisce che le risorse «sono attribuite entro il 31 dicembre 2018 agli enti locali proprietari degli edifici adibiti ad uso scolastico, per essere destinate alla progettazione degli interventi di messa in sicurezza dei predetti edifici». Un Dm del Miur detterà criteri e procedure.

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