Fisco e contabilità

Contenzioso pendente, i Comuni possono recepire anche solo alcuni degli istituti previsti

Ifel pubblica una nota di approfondimento e uno schema di regolamento sulle novità della legge di conversione del Milleproroghe

di El. & E.

Ifel, la fondazione di Anci, ha pubblicato ieri una nota di lettura sulle modifiche introdotte dalla legge 14/2023 di conversione del dl Milleproroghe, con riferimento sia alla definizione del contenzioso pendente, sia allo stralcio delle cartelle esattoriali di valore fino a mille euro.

Si evidenzia che la nuova normativa ha ampliato in maniera importante la varietà delle definizioni agevolate che può essere recepita dai Comuni, con apposite delibere regolamentari da adottarsi entro il termine perentorio del 31 marzo 2023: alla definizione delle liti pendenti – già applicabile da parte dei Comuni in base all'articolo 1, comma 205, legge 197/2022 – si sono aggiunte la conciliazione agevolata, la rinuncia ai ricorsi per Cassazione e l'istituto della regolarizzazione degli omessi versamenti.

Ifel puntualizza che i Comuni, nell'esercizio della propria potestà regolamentare, possono recepire, anche solo alcuni dei quattro istituti previsti, anche considerando il contenzioso pendente nel singolo Comune, giacché, ad esempio, in assenza di contenzioso pendente davanti al la Corte di cassazione, risulterebbe superfluo regolamentare la definizione transattiva.

Novità anche sul fronte delle rottamazioni delle cartelle. Sono introdotte nuove facoltà esercitabili dal Comune. In particolare:
• si riaprono i termini di approvazione della delibera comunale di non adesione allo stralcio parziale dei crediti iscritti a ruolo fino a mille euro (posti anch'essi al 31 marzo 2023);
• sempre con riferimento ai crediti di valore non inferiore a mille euro, si introduce la nuova possibilità di deliberarne lo stralcio totale;
• viene chiarito, per via normativa, il processo deliberativo degli atti adottati dal Comune in materia di stralcio o di definizione del contenzioso, con i connessi requisiti in termini di pubblicazione ed efficacia degli atti stessi.

Oltre alla nota di approfondimento, la fondazione di Anci pubblica uno schema di regolamento sulla definizione delle controversie tributarie, che considera tutte le ipotesi di definizione. Nelle note al regolamento sono illustrati le motivazioni delle scelte operate e si danno indicazioni operative in merito alle varie casistiche che possono interessare gli enti locali.

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