Urbanistica

Immobiliare, l'Istat certifica la ripresa del mercato post-pandemia: + 32,9% nel 2021

Ma la corsa agli acquisiti è risultata in rallentamento nell'ultima parte dell'anno

di Mau.S.

Tornano a correre le compravendite di case e uffici dopo la frenata dovuta alla pandemia. Nel 2021 il mercato immobiliare italiano ha registrato una netta ripresa rispetto all'anno precedente (+32,9%), che riguarda sia il settore abitativo (+32,8%) sia quello economico (+34,9%). Un boom che riguarda tutte le aree geografiche del Paese. Lo segnala l'Istat nella comunicando i dati sull'andamento di compravendite e mutui nel quarto trimestre dell'anno scorso. La crescita più accentuata si registra nelle Isole per entrambi i settori. Anche le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare risultano in ripresa (+21% sull'anno precedente) sul'intero territorio nazionale e soprattutto nelle Isole.

In totale le compravendite contate nel 2021 sono state 982.260, di cui la stragrande maggioranza (928.372) per immobili uso abitazione e accessori.

«L'incremento annuale del 2021 - avverte però l'istituto di statistica - va letto tenendo conto del calo registrato nel 2020 sia per le compravendite immobiliari (-10,4%) che per i mutui (-9,9%), in concomitanza dell'insorgere della pandemia e delle misure adottate per il suo contenimento. Confrontando il dato annuale 2021 con quello del 2019 (periodo pre-pandemico) l'aumento è rispettivamente del 19,1% e del 9,0%».

Frenata nell'ultimo trimestre
La crescita è risultata ancora sostenuta a fine 2021 ma meno impetuosa rispetto alla prima parte dell'anno scorso per il mercato. Su base tendenziale, dunque rispetto al quarto trimestre 2020, le transazioni immobiliari aumentano del 14,1% nel comparto abitativo e del 18,0% in quello economico. «Rallenta, dunque - sottolinea l'Istat -, la crescita tendenziale registrata in entrambi i settori nei primi tre trimestri dello stesso anno (rispettivamente +37,2% e +29,3% nel primo, +75,4% e +87,7% nel secondo, +19,3% e +23,8% nel terzo)». In termini assoluti, nell'ultimo trimestre 2021 sono state 280.532 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari con un aumento limitato allo 0,5% su base congiunturale, dunque rispetto al trimestre precedente.

Nel confronto congiunturale il settore abitativo segna una variazione positiva al Sud (+4,1%), resta sostanzialmente stabile nel Nord-est e al Centro mentre registra variazioni negative nelle Isole (-0,7%) e nel Nord-ovest (-0,5%). Il comparto economico è in crescita al Sud (+8,7%), nelle Isole (+5,3%) e nel Nord-est (+3,7%) ed è in calo al Centro (-3,5%) e nel Nord-ovest (-1,2%).

Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare sono state in tutto 445. 242 nel 2021 di cui 116.238 nel quarto trimestre. E anche qui emerge la frenata dei ritmi di crescita nell'ultima parte dell'anno, visto che il dato risulta in riduzione del 4% rispetto al trimestre precedente anche se rimane in aumento del 3,3% su base annua. Su base congiunturale il calo riguarda tutto il territorio nazionale: Centro -5,7%; Nord-ovest e Nord-est -4,0%; Sud -2,0% e Isole -2,4%. Su base annua la crescita interessa tutte le aree geografiche del Paese (Centro +5,0%; Isole +4,9%; Nord-ovest +3,4%, Sud +2,6% e Nord-est +1,7%; città metropolitane +5,5% e piccoli centri +1,5%).

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