Fisco e contabilità

Pnrr, la Corte dei conti sollecita i soggetti attuatori a correggere le informazioni sul Regis

Manca, nella maggior parte dei casi, una specifica struttura preordinata al coordinamento e al controllo

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

Presenza di discrasie, a volte rilevanti, fra i dati sul Pnrr comunicati dagli enti e quelli tratti dalla piattaforma ReGis; insoddisfazione per le informazioni sull'espletamento delle gare e sugli affidamenti reperibili da banche dati e sul sito del Comune; mancata costituzione, nella maggior parte dei casi, di una specifica struttura preordinata al coordinamento e al controllo dei programmi, progetti e interventi del Pnrr. É la fotografia che emerge dalle relazioni approvate dalla sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Lombardia, nell'ambito dell'indagine finalizzata alla ricognizione dei piani, programmi e progetti Pnrr riguardanti i Comuni capoluoghi di provincia e la Città Metropolitana di Milano (deliberazioni nn. 208, 248, 250, 251, 253, 254, 255, 256, 257, 258, 259, 260 del 2022).

Nel corso dell'analisi i giudici contabili hanno operato un raffronto tra i dati raccolti con l'attività istruttoria e le informazioni contenute nella piattaforma Regis, che costituisce la base informativa ufficiale per gli interventi del Pnrr.

Per tutti i comuni verificati sono emerse discrasie tra i dati sull'ammontare dei progetti comunicati dall'ente e quelli tratti dalla piattaforma. Nei casi di scostamenti più significativi i magistrati invitano l'amministrazione ad attivarsi per la correzione delle difformità, anche al fine di consentire un accurato monitoraggio, sia da parte delle Amministrazioni centrali titolari degli interventi, che da parte della Corte dei conti.

Il Comune, in qualità di soggetto attuatore, è infatti tenuto a verificare la correttezza delle informazioni che vengono alimentate su Regis, sia direttamente, sia indirettamente tramite l'inserimento dei dati nei sistemi informatici locali (ad esempio attraverso Bdap).

Sotto la lente anche le informazioni sull'espletamento delle gare e sugli affidamenti, acquisite in corso di istruttoria su altre banche dati, piuttosto che reperibili sul sito del Comune: tali informazioni sono state ritenute insoddisfacenti in tutti gli enti considerati. La Sezione invita pertanto le amministrazioni all'aggiornamento dei dati sulle procedure di gara, per il rispetto del termine per il conseguimento dei traguardi (milestone) e degli obiettivi (target), come indicati nel cronoprogramma allegato al Dm 6 agosto 2021.

In merito alla governance, la maggioranza dei comuni non ha costituito una specifica struttura preordinata al coordinamento e al controllo dei programmi, progetti e interventi del Pnrr. La Città Metropolitana di Milano prevede una cabina di regia per gli indirizzi strategici e una segreteria tecnica di raccordo per il monitoraggio degli interventi. In altri casi si è proceduto con la costituzione di una specifica struttura con un Dirigente preposto al coordinamento e al controllo del Pnrr (Como e Lecco) o all'affidamento della struttura di controllo per i progetti del Pnrr alla Direzione Generale dell'ente (Brescia e Comune di Milano) o alla Segreteria Generale (Sondrio).

Infine, la Sezione ricorda che in questa prima fase l'analisi è stata effettuata facendo essenzialmente riferimento ai dati trasmessi dal soggetto attuatore, sulla base di specifiche richieste istruttorie, operando un controllo incrociato su Regis.

La delibera n. 13/SEZAUT/2022/INPR ha sottolineato che per le prossime annualità, quando gli interventi di rilievo territoriale saranno più consistenti, l'attività di controllo da parte delle Sezioni regionali in sede di monitoraggio, controllo e refertazione potrà essere alimentata oltre che dalle banche dati Regis e Dataset, anche con le risultanze dei controlli finanziari. Le criticità e gli squilibri rilevati dovranno indirizzare e finalizzare i controlli, da condurre in base all'articolo 7, comma 7, del Dl 77/2021.

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