Imprese

Costruzioni, accordo in Abruzzo per sbloccare i crediti fiscali del 110%

Al via progetto pilota proposto dall'Ance regionale per superare l'impasse delle cessioni problematiche

di Michele Romano

Quello che sta nascendo in Abruzzo è un progetto pilota per la cessione alle imprese industriali dei crediti fiscali incagliati generati dai bonus in pancia ormai da mesi a quelle delle costruzioni. Un vero e proprio borsino di scambio di crediti: a offrirli sono le imprese dell'Ance regionale, ad acquistarli le aziende del sistema Confindustriale. Prima Teramo, poi Chieti Pescara, con Viale dell'Astronomia che segue con interesse quello che potrebbe diventare un modello in grado di scavalcare, nell'interesse reciproco delle parti, il blocco creato dal disimpegno degli istituti di credito e dai forti tassi di interesse praticati dalle società finanziarie.Così dopo banche e big player dell'energia, potrebbero scendere in campo anche le aziende: è evidente che chi acquista lo fa per un interesse. Il pricing del 110% fissato dagli istituti di credito oscilla ad oggi tra il 95% e il 97%, le imprese potrebbero anche acquisirlo a meno.

Un vantaggio, perché avrebbero in mano un credito del 110% da compensare con i propri F24, ottenendo così un investimento il cui rendimento annuale stimato oscilla tra il 7 e l'8% annuo. Un ritorno positivo che va letto alla luce di una inflazione ancora alta (7,6%) e di rendimenti elevati dei Btp decennali (4,3%). «A seguito delle modifiche all'art. 121 del Decreto Rilancio in materia di responsabilità dei cessionari disposte dal D.L. 11/2023, la legge n. 38 del 2023 è infatti intervenuta sul regime della responsabilità solidale chiarendone il perimetro al fine di offrire un quadro di certezza agli operatori coinvolti», dice Antonello Cozza, avvocato e partner di KPMG Italia. La società assiste già da alcuni anni alcune tra le principali realtà bancarie e diversi attori del mercato energy e, in questo segmento, si occupa delle due diligence che precedono la cessione e garantiscono il cessionario sulla bontà del credito, con il rilascio di una comfort letter. Questo perché il concorso colposo nella violazione «non è ad oggi più configurabile per i cessionari che siano in possesso di una serie di documenti relativi alle opere che hanno originato i crediti d'imposta e che procedono alle attività di due diligence su detti crediti».

Secondo Ance Abruzzo, gli interventi sostenuti dal Superbonus in tutta la regione sono passati da 2.500 del 2021 ai 7.500 del 2022, con un incremento del 300%; i cantieri sono 11 mila e gli investimenti ammessi a detrazione sono passati dai 554 milioni registrati nel 2021 agli oltre 2 miliardi del 2022 con una percentuale di lavori realizzati pari al 75,6%. «La discesa in campo delle imprese del comparto industriale – sottolinea Antonio Piscione, presidente dell'ordine dei commercialisti di Pescara – è fondamentale, ma non deve avvenire a caso: è necessaria la predisposizione di una strategia di acquisto basata si pianificazione finanziaria e fiscale, valutazione di convenienza, verifica del credito del cedente e dotazione di un buon contratto di cessione». Confindustria Chieti Pescara ha avviato una verifica dell'interesse degli associati e il presidente Silvano Pagliuca si dice ottimista «per un'operazione di stimolo delle imprese a sostegno del comparto delle costruzioni, che è un volano per tutta l'economia». L'identikit dell'acquirente dei crediti incagliati? «Ad approfittare di questa opportunità dovrebbero essere le aziende che hanno la prospettiva di pagare tante imposte– osserva Cozza –. E, in particolare, sono quelle che hanno alcune centinaia di dipendenti. Penso, ad esempio, ai brand della grande distribuzione alimentare, che mensilmente potranno scontare i contributi previdenziali dovuti ai lavoratori».

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