Appalti

Collegamento Bergamo-aeroporto Orio al Serio, si sblocca il progetto Rfi: bando in arrivo

La commissaria Vera Fiorani ha approvato il progetto dopo la (seconda) conferenza di servizi. Appalto integrato sul definito per l'intervento Pnrr da 170 milioni

di Massimo Frontera

«Nelle prossime settimane» assicura Rfi uscirà il bando per realizzare il collegamento ferroviario tra Bergamo e l'aeroporto Orio al Serio. Un'opera già individuata da tempo e finanziata anche dal Pnrr. La formula sarà sempre quella dell'appalto integrato sul progetto definitivo realizzato da Italferr. La novità, comunicata il 21 novembre da Rfi, è la chiusura della conferenza di servizi, la tappa che apre appunto la strada al bando di gara.

È molto difficile che l'iniziale previsione di aprire i cantieri nel marzo 2023 potrà essere rispettata. La stima dei tempi risale a oltre un anno fa, quando la commissaria Vera Fiorani contava di arrivare al consenso sul progetto entro l'aprile 2022. Ma così non è stato. La strategia era stata annunciata nel dicembre scorso in un'audizione presso la commissione Trasporti della Camera, il 21 dicembre 2021. Il problema, come denunciò la commissaria, era l'inerzia del Mite. Anzi, più che inerzia, il totale silenzio del ministero, chiamato a avviare la Via dell'opera. Eppure il progetto era noto da tempo, visto che il definitivo è stato chiuso nel giugno 2020. La richiesta della Via al Mite da parte di Rfi è del 15 ottobre 2020. Da allora nessuna risposta. Intanto nel giugno-luglio 2021 arriva l'ok del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Il 16 dicembre 2021 la commissaria sollecita il Mite, vista la scadenza dei termini di legge per adempiere alle sue funzioni e, soprattutto, «in considerazione dell'inserimento del progetto tra gli interventi del Pnrr».

Di fronte al perdurare del silenzio del ministero, la commissaria anticipa la sua strategia alla commissione Trasporti della Camera, sempre nella sua audizione del 21 dicembre 2021. «Dal momento che il Mite non dà cenno di avviare l'istruttoria - dice Fiorani - riterrei di convocare la conferenza di servizi avvalendomi dei poteri commissariali e senza il parere del Mite, chiedendo al ministro di venire in conferenza per dare la sua posizione». La conferenza di servizi viene indetta il 23 dicembre 2021. Il 7 aprile, il giorno prima della chiusura della conferenza di servizi, il Mite si sveglia e comunica la sua posizione: parere positivo condizionato a una modifica progettuale.

Più esattamente, il Mite ha chiesto a Rfi «di valutare una soluzione altimetrica del percorso che preveda un sostanziale sviluppo "a raso" nella tratta intercorrente tra il punto di svio dell'attuale linea BG-BS e l'interramento in sottopasso dell'asse urbano; tale soluzione alternativa dovrà prevedere anche una diversa viabilità locale per garantire il collegamento del quartiere di Boccaleone quale alternativa dell'attuale via Lunga che verrebbe interrotta dalla linea ferroviaria "a raso"». La richiesta arrivata l'ultimo giorno - insieme a un'altra che era già arrivata dal ministero della Cultura («per l'interramento del tratto […] compreso tra l'inizio del sovrappasso della via Lunga e la galleria già prevista nel progetto […]») ha comportato la conclusione, l'8 aprile 2022, con esito negativo della prima conferenza di servizi e una corsa per recuperare il tempo perduto: il progetto è stato modificato da Rfi a maggio 2021 e subito dopo inviato ai due ministeri (Transizione e Cultura), a luglio Rfi lo ha nuovamente approvato e, infine, il 15 luglio ha indetto una nuova conferenza di servizi.

Ieri - 21 novembre - l'annuncio di Rfi della conclusione dell'iter, con l'approvazione del progetto da parte della commissaria Fiorani. Tra le righe del comunicato si intuisce che il lavoro per arrivare a un compromesso condiviso non sia stato semplice. «Nel corso dell'iter autorizzativo - si legge nella nota - le iniziative di condivisione e dialogo con le Amministrazioni, gli Enti territoriali e i privati cittadini, congiuntamente alle prescrizioni formulate, hanno portato ad una modifica dell'intervento, con l'abbassamento della linea ferroviaria in prossimità di Via Lunga che sarà realizzata a raso e non in viadotto come precedentemente ipotizzato. In aggiunta, con lo spirito di realizzare un'opera condivisa da tutte le realtà istituzionali, economiche e sociali, verrà garantita la continuità della percorribilità di Via Lunga verso la zona Fiera con una nuova viabilità stradale che sottopassa la nuova ferrovia e, per non allungare le percorrenze ciclo-pedonali tra Bergamo, la zona Fiera ed i centri abitati, è stato progettato un nuovo sottopasso ciclo-pedonale tra la Via Lunga e la rotatoria esistente della Fiera di Bergamo. Infine, per venire incontro alle necessità degli abitanti dei quartieri interessati dall'opera, è previsto l'inserimento di barriere di mitigazione acustica con pannelli trasparenti che riducono, il più possibile, l'impatto visivo, e, dove gli spazi presenti lo consentano, verranno piantate siepi arbustive e filari arborei».

Il bando di gara, confida Rfi, arriverà «nelle prossime settimane». L'intervento - dal costo stimato in 170 milioni (incluso un cofinanziamento Pnrr) - prevede una nuova linea a doppio binario di circa 5,3 chilometri, di cui il primo chilometro in uscita dalla stazione di Bergamo in affiancamento alla linea esistente Bergamo-Montello. «La futura stazione a servizio dell'Aeroporto sarà provvista da quattro binari di stazionamento, avrà marciapiedi per il servizio viaggiatori di lunghezza 250 metri e altezza 55 centimetri coperti da pensiline e sarà collegata tramite un finger sotterraneo direttamente all'aeroporto».

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