Roma, Manital vince il bando dell'Ater per la riqualificazione del 4° piano di Corviale

Il gruppo Manital di Ivrea sbarca nella alla periferia romana di Corviale, a Roma, per realizzare un appalto "storico": quello per riqualificare il famoso "quarto piano", cioè l'area all'interno del maxi complesso di edilizia popolare dove sono state realizzate abusivamente un numero imprecisato di unità abitative, "invadendo" uno spazio inizialmente destinato a servizi e negozi, che corre lungo l'intero chilometro di lunghezza dello stabile.
Per normalizzare la situazione, nel 2007 l'Ater di Roma ha lanciato un concorso di idee, che nel 2009 è arrivato all'aggiudicazione: ha vinto la proposta firmata da Guendalina Salimei, architetto romano fondatrice di T-Studio. Il concorso di idee è sfociato nel successivo incarico per la redazione del progetto definitivo, e poi del progetto esecutivo. Alla fine si è arrivati al bando per appaltare i lavori, che si è concluso pochi giorni fa con l'aggiudicazione. L'offerta giudicata migliore è stata quella presentata dall'impresa MCG (che fa parte del più noto gruppo Manital di Ivrea, molto attivo nel facility management e nel global service). L'avviso di aggiudicazione è stato pubblicato lo scorso 24 giugno, sulla «Gazzetta europea».

«L'aggiudicazione definitiva è stata firmata il 14 giugno - riferisce Franco Mazzetto, direttore dell'Ater di Roma, che ha pubblicato il bando di gara, il 29 novembre 2016 -. Stanno scorrendo i famosi 35 giorni che bisogna aspettare prima di firmare il contratto, dopo di che consegniamo il cantiere, presumibilmente il 22-23 luglio». L'appalto ha avuto una buona partecipazione. «Le imprese candidate sono state oltre trenta - aggiunge il manager dell'Ater -: le offerte arrivate fino alla fine della procedura sono state 27».
L'appalto lavori, come si diceva, dovrà fare riferimento al progetto esecutivo firmato da Guendalina Salimei. «L'architetto Salimei - aggiunge Mazzetto - sarà anche il direttore dei lavori». Il contratto è stato aggiudicato per circa 5,5 milioni di euro (esattamente 5.543.436,59 euro), rispetto alla base d'asta di 7,6 milioni (7.600.947,06 euro). «L'impresa vincitrice ha proposto un ribasso d'asta introno al 28-29%, ma l'elemento determinante è stata l'ottima offerta tecnica», riferisce Mazzetto. L'appalto si iscrive in un contratto di quartiere finanziato con dieci milioni di fondi pubblici: due milioni arrivano dal ministero delle Infrastrutture e gli altri otto dalla Regione Lazio.

«Verranno realizzati 103 appartamenti - riferisce sempre il direttore dell'Ater, di cui 97 sono destinati ai vincitori del "bando speciale Corviale" lanciato e gestito dal Comune di Roma, con una serie di "filtri"». Di fatto, gli alloggi saranno assegnati agli attuali occupanti delle abitazioni abusive realizzate nel corso del tempo, salvo la verifica di alcuni requisiti fissati dal Comune. Il fatto che il cantiere sia all'interno di un edificio occupato dai residenti impone una esecuzione per fasi. «L'intera durata massima dell'appalto è di cinque anni, perché saranno realizzati otto alloggi per volta, in modo da insediare le persone man mano che si completano le unità abitative. Contiamo tuttavia di poter rispettare una tempistica ridotta, che ci dovrebbe portare a finire l'opera nella metà del tempo massimo ipotizzato, cioè due anni e mezzo».
Accanto all'aspetto tecnico-logistico c'è poi quello della sicurezza. «Prima di fare la consegna dei lavori, è chiaro che avviseremo la Prefettura - è ancora Mazzetto che parla -, e agiremo di concerto con loro. D'altra parte l'intera operazione su Corviale ha visto dall'inizio, un tavolo di coordinamento dedicato, gestito dal Prefetto con Ater, Regione Lazio, Municipio, Comune e comitati civici: non è certo un appalto complicato dal punto di vista ingegneristico. È il contesto che è un po' delicato».

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L'avviso di aggiudicazione pubblicato sulla «Gazzetta Europea»