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Indennità di funzione minima a sindaci e presidenti di Provincia - La proposta di Legautonomie

di Daniela Casciola

Uno stipendio per i presidenti di Provincia che consenta loro di svolgere dignitosamente questa funzione e uno stipendio minimo di 1.500 euro per i sindaci dei Comuni. È quanto prevede una proposta di legge promossa da Legautonomie e presentata alla Camera dal Pd e con Italia Bene in Comune.

L'assenza di una indennità a favore del presidente della Provincia fa sì che sia sempre più difficile trovare un sindaco disposto ad assumere quell’incarico - come ha sottolineato il sindaco di Pesaro e neopresidente di Legautonomie Matteo Ricci. Problema analogo si pone nei piccoli Comuni.

La proposta, costituita di soli tre articoli, interviene sul decreto legislativo 267/2000, fissando a 1.500 euro netti l'indennità di funzione minima dei sindaci, ma chiede di modificare anche la legge del 2014 che disciplina le indennità dei presidenti di Provincia, dopo la riforma. Nel secondo caso, viene chiesto di introdurre per i presidenti di Provincia la stessa indennità del sindaco del capoluogo della provincia stessa. Si tratterebbe di una indennità non cumulabile con quella di sindaco.

Positiva la reazione dell'Unione delle province. «Ripristinare indennità minime per i Presidenti di Provincia, che in nessun modo sono stipendi né tantomeno vitalizi - ha commenatto il Presidente Achille Variati - significa riconoscere a chi esercita funzioni pubbliche per conto dei cittadini la possibilità di farlo nel pieno delle possibilità e consentire a tutti, a prescindere dalle possibilità economiche personali, di potere contribuire a prestare la propria opera al servizio delle istituzioni».

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