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Termovalorizzatore di Roma, Acea Ambiente unica candidata

La srl specializzata del Gruppo è l'unica ad aver manifestato l'interesse alla realizzazione dell'impianto, in risposta all'avviso esplorativo del comune. Intanto aumentano i ricorsi al Tar

di M.Fr.

In risposta all'avviso esplorativo lanciato lo scorso primo dicembre dal comune di Roma è arrivata una sola potenziale candidatura per il nuovo termovalorizzatore: quella di una cordata di imprese guidata da Acea Ambiente srl, detenuta al 100% da Acea Spa, a sua volta controllata dal comune di Roma. Lo ha reso noto lo stesso comune di Roma in una nota, aggiungendo che «entro la settimana, al termine della verifica amministrativa della documentazione presentata, verrà costituita la Commissione di valutazione tecnica ed economica del progetto, della quale faranno parte autorevoli esperti». Il comune riferisce inoltre che il lavoro della Commissione durerà 60 giorni al termine dei quali sarà espresso un parere che sarà alla base dell'indizione della gara per la realizzazione e l'affidamento del termovalorizzatore. Il comune ricorda inoltre che la pubblicazione del bando di gara è prevista entro il primo agosto, l'apertura dei cantieri entro luglio del 2024 e l'avviamento dell'impianto entro l'estate del 2026.

«È un'altra tappa importante per la realizzazione di un impianto decisivo per la chiusura del ciclo dei rifiuti e la soluzione definitiva di un problema che si trascina da troppi anni», ha commentato il sindaco Gualtieri. «Siamo soddisfatti - ha aggiunto - perché si procede speditamente secondo la tabella di marcia che ci siamo prefissi. Insieme agli altri impianti di riciclo e al piano per la riduzione dei rifiuti e l'aumento della raccolta differenziata il termovalorizzatore è decisivo per il raggiungimento dell'autosufficienza impiantistica, il superamento delle discariche, l'abbattimento delle emissioni e il miglioramento della raccolta».

«Alla conclusione dei lavori della commissione - ha detto ancora il sindaco - e sulla base del suo esame predisporremo il bando di gara, nel quale potranno essere introdotti eventuali elementi migliorativi. A breve sarà inoltre nominato l'Osservatorio indipendente e il suo Comitato tecnico-scientifico, che avranno l'obiettivo di monitorare l'impatto ambientale degli impianti e dell'attuazione del Piano. Per la prima volta Roma ha un progetto strategico e organico sui rifiuti, al termine del quale le romane e i romani potranno vivere in una città finalmente pulita come merita».

Intanto la battaglia legale dei contrari all'impianto è partita da tempo. Sarebbero quattro, finora, i ricorsi contro il termovalorizzatore che dovrebbe essere ospitato nell'area di Santa Palomba, non lontano dalla Capitale. I primi ha opporsi sono stati comitati civici locali. Il Tar Lazio ha fissato già una udienza per il 5 luglio. Ultimi in ordine di tempo sono i ricorsi di Legambiente e Wwf Italia, che lo scorso 28 febbraio hanno impugnato al Tar Lazio le ordinanze di approvazione del Piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale e per la realizzazione dell'impianto.

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