Urbanistica

Bonus edilizi, lavori 2021 a 51 miliardi (+82%)

Rapporto Camera-Cresme. Il balzo rispetto ai 28 miliardi degli ultimi anni: 110% quotato a 11,6 miliardi

di Giorgio Santilli

Cinquantuno miliardi virgola due. Eccolo qui, riassunto in un solo numero, il balzo davvero clamoroso fatto dall'edilizia nel 2021 grazie alla spinta del Superbonus - quotato a fine anno a 11,6 miliardi di lavori effettuati - e degli altri bonus edilizi a partire dal bonus facciate che ha riempito di ponteggi le città italiane negli ultimi mesi. La cifra di 51, 2 miliardi indica i lavori realizzati con tutti gli incentivi fiscali, quindi anche il Sismabonus e quelli ordinari per singole unità immobiliari del 50% per le ristrutturazioni semplici e l'ecobonus al 65% e all'85%. Per comprendere l'entità del balzo bisogna confrontare questa cifra con quella del 2020, quando i lavori agevolati ammontarono a 28.464 milioni. È l'82% in più in un anno. Intorno ai 28 miliardi (comprensivi di Iva) aveva girato anche il dato annuo dell'intero periodo 2013-2020, se si fa eccezione per il 2015, quando ci si era fermati a 25,1 miliardi.

L'importo - che non è frutto di una previsione congiunturale ma della rielaborazione a consuntivo dei dati certi dell'Agenzia delle Entrate proiettata sui dodici mesi - è contenuto nel Rapporto annuale sull'impatto degli incentivi fiscali in edilizia, elaborato dal Servizio studi della Camera in collaborazione con il Cresme. Il Rapporto sarà presentato ufficialmente a inizio gennaio alla commissione Ambiente della Camera e alla presidente Alessia Rotta che ha però avuto una prima anticipazione del lavoro (si veda anche il suo articolo in pagina). Il Sole 24 Ore è in grado di dare il dato saliente di questa anticipazione la cui elaborazione quest'anno è stata più complessa del solito.

Bisognava sommare, infatti, al dato tradizionale elaborato dal Cresme, derivante dai cosiddetti «bonifici parlanti» raccolti dalle Entrate, il dato del tutto nuovo che, per il Superbonus in origine e poi anche per gli altri bonus, deriva dall'utilizzo della cessione del credito e dello sconto in fattura: dato quest'ultimo a lungo riservato e anticipato dal direttore dell'Agenzia dell'Entrate, Ernesto Maria Ruffini, nell'intervista al Sole 24 Ore del 6 novembre (19,3 miliardi totali di cui 6,5 per Superbonus e 12,7 per gli altri bonus). Il Rapporto Camera-Cresme così rielabora tutte queste informazioni per trarne il totale 2021: 36.817 milioni di lavori arrivano da «bonifici parlanti» cui si aggiungono 14.425 milioni di lavori stimati come frutto della cessione dei crediti di imposta e dello sconto in fattura («ammontare non presente nei bonifici parlanti»). Questa ultima cifra è una quota del totale indicato da Ruffini relativa ai soli lavori effettuati.

Da notare che la crescita forte riguarda anche il solo segmento dei «bonifici parlanti» saliti da 24,8 miliardi a 36,8 miliardi.Può essere interessante vedere anche l'impatto occupazionale di questa impennata di lavori: se il Rapporto per il 2020 calcolava un impatto in termini di occupati diretti di 283.275 unità, per il 2021 si salirebbe a una stima di 509.962 unità (+80%). Allargando all'indotto, l'impatto salirebbe da 424.912 unità a 764.943 unità.Un altro dato contenuto nell'anticipazione del Rapporto Camera-Cresme alla Commissione Ambiente riguarda un tema pure dibattuto pubblicamente in più occasioni e politicamente molto sensibile: l'efficacia del Superbonus in termini di energia risparmiata, anche in relazione agli obiettivi generali posti dal Pniec (Piano nazionale integrato di energia e clima).

Ecco le conclusioni del Rapporto. «Con 11,6 miliardi di spesa pubblica - si legge - il Superecobonus sta intervenendo sullo 0,42% della superficie complessiva degli esistenti edifici residenziali. Inoltre, con 11,6 miliardi di euro di spesa pubblica (sempre nella proiezione al 31 dicembre 2021), il risparmio energetico complessivo dichiarato, trasformato in tonnellate di petrolio equivalente, risulta pari a 0,20 MTep/anno. L'obiettivo previsto dal Pniec era di 0,33 Mtep/annui, pertanto in considerazione del prolungamento del Superbonus ai prossimi anni, con tutta probabilità si potrebbe arrivare addirittura a superare il target».

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