Imprese

Ance: servono più risorse sugli extra costi

Dei tre miliardi stanziati dalla legge di bilancio solo 600 milioni sono per il 2023

di G.Sa.

Sblocco immediato della cessione dei crediti fiscali per gli interventi edilizi in corso e maggiori risorse da destinare alle compensazioni per i maggiori costi a carico di imprese e stazioni appaltanti dovuti agli aumenti di energia e materie prime. Sono le richieste che l'Ance ha posto all'attenzione della commissione Bilancio della Camera nell'audizione sulla manovra. Sul primo punto l'Ance rinnova il pressing sul Parlamento - già fatto nelle consultazioni sul decreto Aiuti quater - per risolvere un problema che mette a rischio di fallimento migliaia di imprese. Sul caro materiali la richiesta è «aumentare significativamente» i 3 miliardi stanziati «di cui solo 600 milioni per il 2023», un ammontare di risorse troppo «limitato e diluito nel tempo». I costruttori riconoscono che il meccanismo previsto in manovra è «potenzialmente efficace», anche se ha bisogno di miglioramenti e comunque insufficiente nelle risorse. Il caro materiali a oggi - ribadisce Ance - «mette a rischio i 23mila cantieri di opere pubbliche in Italia». Quanto al pregresso, un'indagine condotta dall'associazione risulta che «circa il 70% delle imprese non ha ricevuto alcun ristoro, e che complessivamente 2 miliardi di euro di pagamenti risultano ancora bloccati nelle casse del Mit». L'Ance chiede anche di accelerare l'attuazione del Pnrr «senza stravolgere l'impianto attuale» del piano. Posizione molto vicina a quella del vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Nella legge di bilancio, invece, i costruttori vedono un definanziamento di opere previste dalla programmazione ordinaria, per 1,2 miliardi e la contestuale assegnazione di maggiori risorse a opere Pnrr, per 1,6 miliardi, per contrastare il caro materiali. Altra priorità indicata dall'Ance è l'aumento delle risorse del Fondo di progettazione degli enti locali, su cui la manovra apposta 250 milioni nel triennio. L'Ance stima che vi siano 8mila progetti per un valore di oltre 800 milioni non finanziati.

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