Imprese

Infrastrutture e finanza, Arpinge rilancia sul business dei parcheggi

Definito project financing da 43 milioni con un pool guidato da Intesa Sanpaolo

di Marco Morino

La previdenza che investe in infrastrutture, con specializzazione nei tre comparti della transizione energetica: rinnovabili-eolico; efficienza energetica; mobilità sostenibile. È la missione di Arpinge, società avviata nel 2014 sotto forma di Spa per volontà delle Casse di previdenza tecniche, che rappresentano le principali professioni attive sul territorio: architetti, periti industriali, ingegneri e geometri. Inarcassa, Cassa Geometri ed Eppi, i tre soci fondatori di Arpinge, rappresentano complessivamente oltre 261mila iscritti e gestiscono un patrimonio di quasi 16 miliardi di euro. Un potenziale finanziario enorme per rilanciare gli investimenti e l'economia reale del Paese. Lo scorso 22 luglio, Arpinge ha perfezionato un finanziamento in project financing di 43 milioni di euro secondo lo schema Esg sustainability linked (ovvero con meccanismi di riduzione del costo al raggiungimento di specifici impegni in materia di sostenibilità), con un pool di banche guidato da Intesa Sanpaolo e composto anche da Banco Bpm e Bper Banca.

Contestualmente si è perfezionata la fusione di tutte le concessionarie del gruppo Arpinge attive nel settore parcheggi e mobilità sostenibile dando luogo alla subholding Parkinge, che diventa così il primo investitore-concessionario italiano nel comparto dei parcheggi (il quarto in Italia dopo la spagnola Saba, l'austriaca Best In Parking e la belga Interparking). Dice Federico Merola, amministratore delegato di Arpinge: «Il finanziamento conferma l'abbinamento virtuoso fra tre istituti di credito, particolarmente attenti alle tematiche dello sviluppo sostenibile e una società come Arpinge, che ha già sottoscritto già altri finanziamenti Esg sustainability linked, avendo peraltro fondato la propria attività sui principi per l'investimento responsabile promossi nel 2006 dall'Onu, concentrandosi sulla transizione energetica e adottando metriche valutative da impact investor». L'operazione è stata gestita dal team di Arpinge, che si è avvalso della collaborazione di Legance & Associati; Cisternino&Partners; Byom/Prothea; Studio Ferri, Minnetti e Associati; Kpmg e Bureau Veritas.

Le banche finanziatrici sono state assistite dai legali dello Studio Gattai, Minoli, Partners; da Marsh Italia; da Eos e da Systematica. Il nuovo soggetto sarà presieduto da Giovanni Centurelli, ex Iri e Saba, con Alessandro Labellarte direttore generale (già Imi e Saba Italia). L'operazione, prosegue l'ad di Arpinge, «dimostra peraltro la bontà degli investimenti in parcheggi del gruppo, che riceve un importante finanziamento da un qualificato pool di banche proprio in un momento storico difficile per la mobilità. Hanno contribuito alla credibilità del portafoglio parcheggi di Arpinge la qualità della gestione, anche grazie alla presenza di un gestore qualificato come Apcoa, l'attenzione ai temi della sostenibilità e la accorta selezione degli asset, che hanno mantenuto livelli di riempimento elevati anche con la pandemia in corso».

Da evidenziare, dice ancora Merola, «che il finanziamento – insieme a un'altra operazione analoga in corso nel settore delle rinnovabili – garantirà ad Arpinge oltre 100 milioni di euro di risorse aggiuntive per nuovi investimenti funzionali alla ulteriore valorizzazione dell'attuale portafoglio e all'investimento in economia circolare, in digitalizzazione e life science. Importante segnalare come nella prospettiva di Next Genaration il gruppo ha partecipato a due bandi Ipcei, gestiti dal Mise nell'ambito del Recovery Plan, per programmi di ricerca e sviluppo su idrogeno, cloud e intelligenza artificiale».L'operazione di finanziamento arriva pochi mesi dopo la chiusura del bilancio 2020 di Arpinge che in termini contabili ha evidenziato ricavi per oltre 5,4 milioni di euro e un utile netto d'esercizio pari a circa 2,62 milioni (+19% sul 2019), integralmente distribuito ai soci al netto della riserva obbligatoria del 5% (+20% sui dividendi del 2019). Conclude Merola: «Il 2020 ha dimostrato la resilienza del portafoglio Arpinge che nonostante la pandemia ha sostanzialmente confermato le previsioni di budget di fine 2019».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©