Il CommentoPersonale

Patti territoriali e uffici speciali per attuare il Pnrr

di Arturo Bianco

La utilizzazione degli strumenti previsti per i patti territoriali e l'attivazione, all'interno dei singoli Comuni o tra Comuni associati, di uffici speciali sono due strumenti cui sembra opportuno ricorrere per raggiungere il risultato di utilizzare in misura elevata e in tempi brevi le risorse del Pnrr che saranno destinate ai Comuni, agli altri enti locali e alle Regioni. Questi strumenti danno una carta in più, sulla scorta di esperienze positive che si sono già realizzate, per garantire il raggiungimento di tali risultati. Per la utilizzazione del primo istituto sono necessari specifici interventi legislativi, per il secondo sono le singole amministrazioni a dovere assumere le decisioni.

Ricordiamo che i patti territoriali sono un istituto che è stato utilizzato nella seconda metà degli anni 90 e nei primi anni del nuovo millennio come strumento per la promozione dello sviluppo locale. Essi si sono fondati sul partenariato tra gli enti locali ed i privati, spesso con la partecipazione delle associazioni imprenditoriali. Si sono realizzati sia attraverso la realizzazione di un unico progetto che, più frequentemente, attraverso l'attuazione di una pluralità di progetti tra loro coordinati già dal momento della approvazione della intesa. Prevedono che i partner siano chiamati a individuare il soggetto responsabile dell'attuazione, che è direttamente collegato con coloro che sono interessati alla attuazione delle iniziative; gli enti vengono quindi dotati di incisivi poteri di verifica e di intervento, anche sostitutivo. Anche se per importi non confrontabili con le risorse messe a disposizione dal Pnrr per le attività degli enti locali, i patti territoriali hanno complessivamente dato un risultato positivo. La ragione di fondo della buona prova è costituita dalla attribuzione diretta delle risorse al soggetto attuatore, così da consentirgli di realizzare concretamente le iniziative programmate. Lo strumento può essere particolarmente efficace per superare i ritardi che spesso si accumulano, in primo luogo a livello regionale, nella concreta erogazione delle risorse finanziarie.

Nelle singole amministrazioni la progettazione degli interventi per i quali richiedere i finanziamenti del Pnrr e la loro concreta attuazione rischia di sovraccaricare in modo insostenibile le strutture esistenti, che peraltro in molte realtà - soprattutto del Sud Italia - sono già fortemente sottodimensionate nei vertici burocratici. Occorre essere consapevoli che il necessario rafforzamento degli apparati, per il quale il Governo ha già messo in moto una serie di iniziative che stanno portando già in questi giorni all'ingresso di dipendenti di elevata qualificazione tecnica e contabile in molti enti, è una misura necessaria, ma di per sé non sufficiente. Si rischia, infatti, che gli impegni connessi all'attuazione del Pnrr si sovrappongano ai compiti ordinari che spesso vengono svolti con molte difficoltà dagli enti, basti pensare ai ritardi nell'esame dei progetti di condono edilizio ed alle difficoltà nella rendicontazione dei progetti di comunitari e di coesione, per restare in ambiti analoghi a quelli in cui del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con il rischio di ritardare sia le nuove attività richieste che quelle ordinare.

La creazione di uffici speciali all'interno delle singole amministrazioni consente invece di unificare tutte le scelte in unico soggetto, quindi superando il rischio di frammentazione delle competenze tra i vari uffici ed evitando di sovraccaricare gli uffici con nuovi compiti. Per l'individuazione dei dirigenti, o responsabili nei comuni in cui non c'è la dirigenza, si può utilizzare l'articolo 110, comma 2, del Dlgs 267/2000: siamo infatti in presenza del caso tipico di incarico extra dotazione organica, visto che ha una durata limitata. I Comuni di più ridotte dimensioni possono attivare questo ufficio ed individuare il responsabile anche in forma associata, tanto più che tutti o la gran parte dei progetti del Pnrr dovranno essere realizzati in forma unitaria tra più amministrazioni.