Urbanistica

Agrivoltaico innovativo, decreto all'esame di Bruxelles: 1,1 miliardi per installare un GW entro giugno 2026

Il provvedimento firmato da Pichetto Fratin è stato inviato alla Commissione Ue per il visto. Incentivati gli impianti a sviluppo verticale nelle aziende agricole

di M.Fr.

La sfida è di realizzare impianti per una potenza di oltre un GW (1,04) entro il giugno 2026, grazie a oltre un miliardo di incentivi a valere sul Pnrr. Serve a questo il decreto che il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha firmato e inviato a Bruxelles per essere sottoposto alla valutazione della Commissione Ue. Il testo prevede il riconoscimento di un incentivo composto da un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili e una tariffa incentivante a valere sulla quota di energia elettrica prodotta e immessa in rete. «Ad essere sostenute - spiega una nota del ministero - saranno in particolare soluzioni costruttive innovative, prevalentemente a struttura verticale e con moduli ad alta efficienza.

Sono previste due categorie di impianti, in base alla potenza: un primo contingente di 300 MW destinato al solo comparto agricolo per impianti di potenza fino a 1 MW e un secondo aperto invece anche alle associazioni temporanee di imprese composte da almeno un soggetto del comparto agricolo per impianti di qualsiasi potenza. «Elemento fondamentale della misura, per garantire la realizzazione di progetti che generino benefici concorrenti agricoltura/energia e valutarne gli effetti nel tempo - spiega il ministero - è il sistema di monitoraggio». In particolare si prevede che le installazioni «garantiscano la continuità dell'attività agricola e pastorale sottostante l'impianto per tutto il periodo di vita utile degli impianti e che siano monitorati il microclima, il risparmio idrico, il recupero della fertilità del suolo, la resilienza ai cambiamenti climatici e la produttività agricola per i diversi tipi di colture». Gestore dell'intera misura e dell'accesso al meccanismo incentivante è il Gestore Servizi Energetici (Gse).

«L'autonomia energetica - sottolineato il ministro - si costruisce anche puntando sulla vocazione agricola di una grande parte del nostro Paese. Oggi la sfida, che questo decreto interpreta con grande attenzione, è far coesistere nei campi l'eccellenza agricola con soluzioni nuove per generare energia pulita, aprendo opportunità di crescita del settore nel segno della sostenibilità e dell'attenzione all'ambiente. Assieme alle Comunità Energetiche – conclude Pichetto – questo è probabilmente uno dei provvedimenti più qualificanti per cambiare dal territorio il paradigma energetico del nostro Paese e guardare al futuro".

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