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Approvato il piano per i porti campani

Il dragaggio del porto di Napoli inizierà a luglio. Il progetto del nuovo Molo Beverello e della stazione marittima è pronto. Ci sono novità importanti e ad annunciarle è il presidente dell’Autorità portuale di sistema del mar Tirreno Centrale, Pietro Spirito. L’occasione è la presentazione al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, del Piano operativo triennale il primo varato in Italia. Ma Spirito annuncia anche altro.
«Oggi assisto a un miracolo – ha commentato il ministro Delrio – si comincia a fare sistema. E da qui nascono progetti. Il Piano operativo campano è coerente con quello nazionale». E aggiunge: «Il sistema della portualità è stato messo al centro della nostra azione perché l’economia in Italia dipende in maniera strettissima dalla funzionalità del sistema mare».

Si volta pagina in Campania, insomma, dopo molti anni di commissariamento del porto di Napoli, dopo una lunga paralisi, dopo i conflitti con i rappresentanti di istituzioni e operatori salernitani. Il Piano operativo triennale punta a creare un sistema di porti che si integrino per raccogliere al meglio le opportunità fornite dalla ripresa dei traffici nel Mediterraneo. Dice “no” alle mega navi. Per entrambi i porti di Napoli e Salerno partirà presto il dragaggio. «Napoli è un Sin – chiarisce Spirito – perciò ci vorranno due anni di lavori – Salerno potrà chiudere il cantiere in otto mesi». Poi la consegna al ministro Delrio del progetto del nuovo molo Beverello. Opera da 28 milioni necessaria per migliorare l’accoglienza di crocieristi e turisti. E che dovrà essere pronta entro il 2019, l’anno delle Universiadi.
«Abbiamo tempi stretti – aggiunge Spirito – va messo a gara entro il 2017. E il governo deve darci una mano». Non è finita, si parla del trasferimento delle attività commerciali a est, della verifica di fattibilità di un nuovo collegamento ferroviario di livello europeo. Si parla di favorire l’intermodalità e i collegamenti con gli interporti, di stimolare la creazione di aree e attività retroportuali a Napoli come a Salerno.

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