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Caro-materiali, Rfi ripubblica una delle due gare revocate in Sicilia: la base d'asta sale da 534,6 a 612,7 milioni

In Gazzetta ufficiale il nuovo bando con scadenza fissata al 18 luglio

di Mauro Salerno

Un aumento della base d'asta di quasi 80 milioni. È questo l'effetto della revisione prezzi effettuata da Rfi sulla prima delle due maxi-gare revocate in Sicilia dopo le proteste dei costruttori. A soli dieci giorni di distanza dal l'avviso di annullamento della procedura, comunicato ufficialmente lo scorso 3 giugno, oggi sulla Gazzetta Ufficiale europea è stato pubblicato il nuovo bando per il potenziamento della linea Palermo-Catania, nel tratto Dittaino-Catenanuova (lotto 5).

Il nuovo bando alza la posta di oltre 78 milioni. La base d'asta passa infatti dai 534,6 milioni del bando pubblicato a inizio maggio ai 612,7 milioni con cui è stato rivalutato l'importo dei lavori alla luce dell'aggiornamento dei prezzari di riferimento. Sale invece solo di 800mila euro l'importo destinato all'attuazione degli oneri di sicurezza, che passa da 23,085 milioni a 23,880 milioni. Segno che, se si eccettua la stima dei costi per la manodopera, salita da 115,1 a 124,4 milioni, l'aumento della base d'asta è praticamente del tutto destinato a coprire l'effetto combinato di caro-materiali e caro-energia. In particolare, le opere che interesseranno il lotto Dittaino-Catenanuova consistono nella realizzazione della nuova stazione di Catenanuova e di un nuovo tracciato, parte in viadotto (circa 7 km) e parte in galleria (2,3 km). L'appalto è bandito con la formula della procedura aperta. Il termine per le offerte è fissato al 18 luglio.

L'avviso pubblicato oggi dovrebbe essere seguito a breve, già nei prossimi giorni, dalla pubblicazione dell'avviso con importi aggiornati dell'altra delle due gare revocate a inizio giugno. Si tratta sempre di un tratto di potenziamento della linea Palermo-Catania: il lotto 4b tra Nuova Enna e Dittaino, stimato inizialmente 576 milioni. Anche questo importo è certamente destinato a salire.

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