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Parnasi interrogato: ho pagato tutti i politici

«Ho pagato tutti i partiti» ammette Luca Parnasi, l’ex ad di Eurnova accusato di aver orchestrato un giro di tangenti dietro il progetto del Nuovo Stadio della Roma. Un «sistema» che sarebbe girato attorno alla figura di Luca Lanzalone, superconsulente della sindaca Virginia Raggi, con delega all’impianto giallorosso: era il «mio» referente al Campidoglio, avrebbe confermato Parnasi.

L’interrogatorio
Si è concluso così, dopo oltre 11 ore, l’interrogatorio del principale indagato della maxi inchiesta che conta oltre 24 indagati, nove dei quali arrestati per accuse che vanno dall’associazione per delinquere alla corruzione e al finanziamento illecito. Parnasi è comparso davanti al procuratore aggiunto Paolo Ielo e al sostituto Barbara Zuin anche nel tentativo di arginare il rischio di una indagine patrimoniale sulle sue società - in profonda crisi finanziaria - che potrebbe portare ad altre accuse oltre che ad uno stop dell’affare tanto caro all’As Roma. In ballo c’è la vendita del progetto del Nuovo Stadio, che potrebbe essere definita con la sgr Dea Capital, la quale ha già dato la sua disponibilità all’acquisto, ma anche ad altre società, non è escluso estere.
Parnasi ha raccontato tutte le dazioni di denaro, spiegando che i finanziamenti compiuti in favore dei partiti erano regolari. Tuttavia ha confermato la ricostruzione investigativa come già delineata nelle accuse dei magistrati. In particolare è sulla posizione di Lanzalone che sono giunti riscontri ai pubblici ministeri, i quali ritengono che il dirigente - con importanti legami nel Movimento5Stelle - era stato corrotto per la sua funzione di funzionario «di fatto» del Campidoglio. «Me l’ha presentato la Raggi», ha spiegato Parnasi, che ha detto di aver dato a Lanzalone delle consulenze (una da 12mila euro, più altri lavori promessi da 90mila euro) proprio per quella funzione «di fatto» svolta nel Comune, su apposita delega della sindaca pentastellata.
L’indagine, dunque, presto potrebbe subire un nuovo impulso, forte delle dichiarazioni dell’imprenditore ma anche del suo ex braccio destro Luca Caporilli, che ai pm ha ricostruito il giro di erogazioni di Parnasi. Un focus resta acceso sui finanziamenti per 150mila euro alla fondazione Eyu, vicina al Partito democratica, e sui 250mila (più altre presunte 100mila euro) dati all’associazione PiùVoci, legata alla Lega. Si tratta di bonifici disposti tra febbraio e marzo scorsi, a ridosso delle elezioni politiche del 4 marzo.

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