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Gare Rfi: 4,6 miliardi aggiudicati, 5,1 in corso e altri 8,6 da lanciare

I prossimi 4 mesi saranno decisivi perché diranno se il piano è destinato a rallentare

di Giorgio Santilli

È un lavoro mostruoso quello che sta svolgendo Rete ferroviaria italiana (Rfi) nel corso del 2022: un’attività negoziale di 14 miliardi per il Pnrr che arriva a 19 miliardi se si considerano anche altre opere strategiche fuori del Piano (per esempio quelle commissariate). Inoltre, per molte delle gare lanciate, il lavoro è stato doppio, considerando che a un primo bando ne è seguito un secondo, corretto in seguito agli aumenti dei costi, con un lavoro di aggiornamento in corsa dei prezzari prima e del quadro economico di ogni singola opera poi.

Rfi è uno dei versanti decisivi per la riuscita del Pnrr con oltre 20 miliardi di opere da realizzare entro il 2026. I prossimi quattro mesi saranno decisivi perché diranno se il Piano sia destinato a rallentare, fermarsi o andare avanti secondo i tempi previsti.

La fotografia delle attività in corso è impietosa. Ci sono attualmente in fase di svolgimento gare Pnrr per 5,1 miliardi (che diventano 11,3 miliardi nel totale dell’attività di Rfi). A queste si devono aggiungere le gare Pnrr già aggiudicate per 4,6 miliardi (8,5 miliardi nel totale dell’attività Rfi) nel corso dell’anno.

Ma il dato monstre che meglio di tutti gli altri rende l’idea della sfida che ha davanti la società del gruppo Fs guidata da Vera Fiorani è un altro: ci sono ancora 6,8 miliardi di lavori da mettere in gara, all’incirca una sessantina di lotti ancora da bandire per chiudere l’anno Pnrr che in tutto prevedeva 96 gare da aggiudicare.

Non finirà qui. Come spesso si dice, il 2023 sarà l’anno della verità per l’intero Pnrr. Per Rfi questo significa altre 67 gare da pubblicare per un valore totale di 3,48 miliardi.

Fra le opere aggiudicate nel corso del 2022 ci sono quelle che consentono di raggiungere tutti i target del Pnrr per la fine dell’anno. In particolare, tutti gli appalti dell’Ertms, gli apparati elettronici di controllo di marcia del treno che consentiranno all’intera rete di guadagnare in sicurezza, capacità infrastrutturale e puntualità. Poi, gli appalti della Napoli-Bari e della Palermo-Catania. Su questa linea di recente aggiudicazione due lotti, rispettivamente da 654,1 e 612, 7 milioni, per le tratte Enna-Dittaino e Catenanuova-Dittaino. Altre aggiudicazioni per la Pianoro-San Benedetto (99,7 milioni), per la Formia-Villa Literno.

Fra le gare in corso il collegamento ferroviario con l’Aeroporto Marco Polo di Venezia (467,2 milioni), la circonvallazione di Trento (977,6 milioni), la Ferrandina-Matera (311,1 milioni).

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