Niente sciopero generale per Poste e servizio rifiuti
Cgil e Uil confermano l'astensione il 16 dicembre dopo lo stop del Garante
La commissione di Garanzia dimezza l’impatto sui servizi pubblici essenziali dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per il 16 dicembre: per Poste e igiene ambientale l’agitazione non rispetta il periodo di franchigia durante il quale non possono essere proclamati scioperi. I Garanti hanno ricordato ai due sindacati che la regolamentazione nel servizio postale esclude ogni azione di mobilitazione nei giorni di pagamento dell’Imu che quest’anno cade il 16 dicembre, mentre nel settore dell’Igiene ambientale l’accordo nazionale stipulato dagli stessi sindacati stabilisce che non possano essere effettuati scioperi dal 15 dicembre al 6 gennaio. Non solo, in parecchi settori (trasporto ferroviario, aereo, marittimo, istituti di vigilanza oggetto di proteste settoriali, rientrate invece nell’igiene ambientale dopo l’accordo sul rinnovo contrattuale) lo sciopero generale non rispetta la regola della “rarefazione oggettiva”, ovvero dell’intervallo di tempo di 10 giorni che deve trascorrere tra l’effettuazione di due astensioni dal lavoro. Da notare che nella sanità gli stessi sindacati avevano escluso lo stop.
Cgil e Uil hanno confermato lo sciopero, comunicando che verrà svolto nel rispetto della normativa richiamata dalla delibera della commissione presieduta da Giuseppe Santoro Passarelli, indetto peraltro nell’ultima data utile, considerando che dal 17 dicembre scattano una serie di divieti di sciopero per le cosiddette franchigie per le festività natalizie. Lo sciopero indetto per protestare contro le decisioni del governo nella legge di Bilancio giovedì sarà accompagnato dalla manifestazione nazionale a Roma, in piazza del Popolo dove interverranno i leader Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, e in contemporanea da altre quattro manifestazioni interregionali a Milano (per le Regioni del Nord), a Bari (per il Sud), Palermo e Cagliari (per le Isole). Oggi, peraltro, è stato indetto uno sciopero nella scuola sempre da Cgil e Uil, a fianco di Snals e Gilda.
La Cisl, come è noto, si è dissociata considerando «sbagliato» lo sciopero, specie in questa delicata fase d’emergenza Covid, ed ha indetto una manifestazione per sabato a Roma. Il sindacato guidato da Luigi Sbarra punta a consolidare i risultati ottenuti nei tavoli con il governo guardando alla manovra, ma anche con un orizzonte temporale più ampio (riforma del fisco e delle pensioni). In questo quadro le decisioni prese ieri dal consiglio dei ministri sono state accolte positivamente dalla Cisl, che già aveva evidenziato il passo in avanti compiuto quando alla dote di 2 miliardi del Fondo compensazione dei rincari delle bollette si sono aggiunti 800 milioni su richiesta dei sindacati. C’è timore per gli effetti l’inflazione ha sulla tenuta del potere d’acquisto delle retribuzioni. «Il fatto che il Governo abbia compreso l’urgenza del provvedimento ci conforta sulla sua sensibilità e sulla possibilità che attraverso il dialogo sociale si possa ancora migliorare questa misura - commenta Giulio Romani (Cisl) -. Chiediamo di produrre un ulteriore sforzo per rafforzare gli stanziamenti perché dovremo affrontare una crisi ancora lunga, dovendo assicurare sostegni concreti alle famiglie in difficoltà soprattutto tra le fasce deboli».
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di Pietro Alessio Palumbo