Personale

Resistenza a pubblico ufficiale anche se l'agente è in borghese ma si qualifica subito

Per la Suprema corte gli ufficiali e agenti della Polizia di Stato sono considerati in servizio permanente

di Giampaolo Piagnerelli

Sussiste il reato di resistenza a pubblico ufficiale anche se il soggetto passivo veste abiti borghesi e si trova libero dal servizio. Lo hanno affermato i giudici della Cassazione con la sentenza n. 21778/2022.

La vicenda in esame
L'imputato - condannato per due volte nel merito - si era dato alla fuga a piedi. Il militare, pur essendo in borghese, si era qualificato ad alta voce e aveva intimato al soggetto inseguito di fermarsi immediatamente, mentre questi lo spintonava e lo minacciava di sparargli simulando il possesso di un'arma.

I Supremi giudici ricordano che gli ufficiali e agenti della polizia di stato sono considerati in servizio permanente nel senso che non cessano dalla loro qualifica di pubblici ufficiali pur se liberi dal servizio, essendo anche in tali circostanze tenuti a esercitare le proprie funzioni. La decisione sul punto e con riferimento all'articolo 337 del cp (Resistenza a pubblico ufficiale) richiama un precedente in cui un poliziotto in tenuta da spiaggia e che si era tempestivamente qualificato, era stato strattonato e preso a calci con l'inevitabile condanna del reo (si veda anche la sentenza della Cassazione n. 52005/14). La decisione conclude sancendo che all'inammissibilità del ricorso segue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©