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Tav Torino-Lione, gli ultimi scavi a settembre poi l'appalto tecnologico da 3 miliardi

Alle aziende verrà chiesto un piano di manutenzione per l’aggiornamento tecnologico del tunnel

di Filomena Greco

Dopo l'estate saranno assegnati i lavori per realizzare l'ultimo lotto di scavi del tunnel della Torino-Lione, quello sul lato italiano. A quel punto tutte le opere di ingegneria saranno avviate e si potrà passare alla gara più tecnologica, per l'equipaggiamento tecnologico, del valore di circa 3 miliardi, uno degli appalti più importanti sulla piazza europea. Telt, la società italo-francese che gestirà l'infrastruttura per i prossimi 99 anni, ha incontrato a Bruxelles 86 imprese del settore, per un totale di 300 tra manager e addetti ai lavori, per presentare i lavori e condividere le informazioni. «Abbiamo proposto alle aziende il modello che vogliamo realizzare – spiega Mario Virano, direttore generale di Telt –. Si tratta di interventi che saranno assegnati entro l'anno prossimo ma che vedranno iniziare i lavori nel 2026, in linea con il completamento progressivo degli scavi, con la messa in funzione nel 2033». In un arco di tempo di dieci anni, spiega Virano, «la tecnologia si evolve, chiederemo alle imprese di mettere in campo un piano di manutenzione che preveda anche l'aggiornamento tecnologico dell'infrastruttura, serve lavorare guardando al medio e lungo termine per garantire la qualità e la funzionalità dell'opera per un po' di anni».

L'incontro a Bruxelles è stata anche l'occasione per fare il punto sulle tratte nazionali dell'opera con la coordinatrice per la Commissione europea del corridoio mediterraneo delle Ten-T, Iveta Radicova. «Stiamo cercando di concordare con il governo francese affinché continui a preparare gli studi preliminari così che le procedure non subiscano interruzioni» ha chiarito in relazione alla scelta del tracciato della tratta francese della Torino-Lione, un lavoro che l'Italia dal canto suo ha già fatto. «L'Ue - ha aggiunto - è disponibile a cofinanziare gli studi, così da permettere alla Francia di essere pronta in tempo. Questo è il nostro obiettivo».

La gara per l'infrastrutturazione del tunnel di base si aprirà in estate, nel frattempo Telt sta implementando una divisione ferroviaria specializzata per il supporto e la gestione della parte dei lavori relativi all'attrezzaggio delle due gallerie. Una trentina a regime gli ingegneri e i tecnici impiegati, parte di loro arriveranno dal Gruppo Ferrovie dello Stato e dalla francese RFF. Per attrezzare le gallerie di transito sono previsti 140 chilometri di binari e catenarie, due centri di comando e controllo alle estremità dell'infrastruttura per monitorare h24 il transito dei convogli, con un sistema di 900 telecamere e sensori installati lungo il tracciato e tre sottostazioni elettriche indipendenti per garantire la trazione dei convogli. Il treno "cantiere" partirà nel 2026 dal lato francese del tunnel di base per attrezzare le gallerie. L'opera nel complesso vale 8,6 miliardi, per un totale di 65 chilometri tra Francia (Saint-Jean-de-Maurienne) e Italia (Susa), di cui 57,5 di tunnel di base a doppia canna.

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