Fisco e contabilità

Buoni spesa, al via 1,3 milioni di prepagate da 382,5 euro

Fondi ai Comuni in base alle distanze del reddito dalla media nazionale

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

In arrivo 1.300.000 di carte elettroniche, prepagate e ricaricabili, per l'acquisto di beni alimentari di prima necessità destinate ai cittadini, iscritti nell'anagrafe della popolazione residente, con Isee ordinario non superiore ai 15mila euro annui. É quanto prevede il decreto del ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste, adottato di concerto con quello dell’Economia e delle finanze, attuativo dell'intervento di 500 milioni di euro a sostegno dei nuclei familiari particolarmente colpiti dagli effetti dell'inflazione (comma 450 della legge 197/2022, Legge di Bilancio 2023). In attesa dell'esame da parte degli organi di controllo e della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto è stato anticipato ai sindaci, per il tramite di Anci.

Sulla base della popolazione residente e della differenza tra il reddito medio registrato sul territorio comunale e quello medio nazionale (allegato 2 al decreto), a ogni Comune è stato assegnato un contingente di carte: Napoli con 31.307 è al primo posto, seguita da Roma con 30.271 carte e Palermo con 20.309.

Entro 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto, l'Inps metterà a disposizione dei Comuni, attraverso un applicativo Web, l'elenco dei beneficiari del contributo, nei limiti delle carte loro assegnate, individuati tra i nuclei familiari residenti sul proprio territorio, composti da non meno di tre componenti. Saranno esclusi dal contributo i nuclei familiari che, alla data di entrata in vigore del decreto, includano titolari di reddito di cittadinanza o di inclusione o di misure a sostegno alla povertà. Il contributo non spetta, inoltre, ai nuclei nei quali almeno un componente sia percettore di nuova assicurazione sociale per l'impiego (NASPI) e indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori (DIS-COLL), indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l'integrazione del reddito, cassa integrazione guadagni-CIG o forme di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

Entro 15 giorni le amministrazioni comunali verificheranno la posizione anagrafica dei nuclei familiari contenuti negli elenchi e, sulla base del numero di carte loro assegnate, attribuiranno quelle che eventualmente residuano dopo l'applicazione dei criteri fissati dal decreto. Gli eventuali beneficiari, nell'ambito dell'elenco predisposto, saranno segnalati tra quelli in effettivo stato di bisogno, sulla base di informazioni in possesso dei locali servizi sociali.

L'Inps renderà poi definitivi gli elenchi, entro 10 giorni dal termine dal caricamento dei dati sulla piattaforma informatica, e li trasmetterà, in via telematica, a Poste Italiane ai fini della messa a disposizione delle carte (Postepay) nominative.

Nel mese di luglio i beneficiari, avvisati da Comuni, dovranno ritirare le carte presso gli uffici postali abilitati al servizio.

È concesso un solo contributo per nucleo familiare, di importo complessivo pari a 382,5 euro, eventualmente incrementato per effetto della redistribuzione dei residui.

I beneficiari dovranno quindi attivare la carta - a pena di decadenza dal beneficio - entro il mese di settembre per acquistare beni alimentari di prima necessità, escluse bevande alcoliche. É prevista un procedura per l'accreditamento degli esercizi commerciali che aderiscono a piani di contenimento dei costi dei beni alimentari di prima necessità, da attuarsi anche attraverso apposita scontistica praticata a favore dei possessori delle carte.

Gli importi residui risultanti dalle carte non assegnate e/o non attivate, saranno ricaricati sulle carte dei componenti dei nuclei familiari che abbiano regolarmente utilizzato le somme nei mesi precedenti.

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