Urbanistica

Zes, piano bloccato se non arrivano i commissari: nominatrisolo il due

Figure essenziali per opere e procedure accelerate: ok a Romano in Campania

di C. Fo.

Ci sono le risorse, gli incentivi, le misure di semplificazione. Tutto apparentemente. Tranne, però, chi deve metterlo in atto: il commissario straordinario. È la situazione paradossale in cui si trovano sette Zone economiche speciali del Sud, o meglio sei visto che è stata appena definita la nomina per la Campania.

I commissari straordinari sono le figure essenziali per far partire gli interventi finanziati con 630 milioni dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. La cornice normativa delle Zes risale al decreto legge 91 del 2017. Otto quelle previste: Campania, Calabria, Adriatica interregionale Puglia Molise, Ionica Puglia-Basilicata, Abruzzo, Sicilia occidentale, Sicilia orientale, Sardegna. L’iter di istituzione, da allora, è stato lentissimo. A tutt’oggi manca ancora la Zes Sardegna. Bloccate a lungo anche le nomine dei commissari. Il nuovo governo, con il ministro per il Sud Mara Carfagna, ha riavviato il dossier a maggio con la nomina di Mauro Miccio. È ora arrivata al traguardo la nomina in Campania di Giosy Romano, presidente del consorzio Asi Napoli.

Carfagna, sollecitata ancora una volta dagli industriali meridionali, lunedì in occasione di un convegno a Potenza, ha parlato di profili già individuati per le altre Zes precisando però che è ancora in corso l’interlocuzione con i presidenti regionali. Nel caso della Sardegna, in più, ci sono ancora valutazioni sulla perimetrazione della Zona, ha osservato Carfagna. Il ministro ha sottolineato poi la difficoltà di arrivare ai Dpcm di nomina considerato l’obbligo per il governo di ottenere l’intesa di ciascun presidente regionale interessato. In realtà una possibile corsia di emergenza è prevista dai criteri di nomina. Nel caso di mancato perfezionamento dell’intesa nel termine di 60 giorni dalla formulazione della proposta, il ministro per il Sud, in base al decreto 91 del 2017, sottopone la questione al consiglio dei ministri che provvede con deliberazione motivata.

I commissari straordinari sono indispensabili per applicare le varie semplificazioni adottate dal governo Draghi con i due decreti legge su governance e attuazione del Piano di ripresa. Il commissario ad esempio deve coordinare lo sportello unico digitale per la presentazione dei progetti di nuove attività nelle Zes. Sono inoltre i commissari che possono chiedere al consiglio dei ministri di intervenire nel caso di veti all’insediamento di nuove attività produttive laddove occorre una valutazione di impatto ambientale di competenza regionale. Ed è compito dei commissari formulare una relazione sulla cui base il ministro per il Sud può indire direttamente la riunione per concludere la conferenza di servizi di fronte all’opposizione delle soprintendenze a una determinazione motivata di conclusione.

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