Personale

Per i ministeriali Pnrr stabilizzazione preventiva

Merito di un emendamento riformulato e inserito nel decreto Aiuti in discussione alla Camera

di Gianni Trovati

Gli incarichi nelle pubbliche amministrazioni per il Pnrr sono a termine. Ma quelli nelle unità di missione ministeriali per il Piano lo sono un po’ meno. Merito di un emendamento riformulato e salito sul treno del decreto Aiuti in discussione alla Camera, che per i 500 tecnici ingaggiati dai ministeri per il monitoraggio e la gestione del Pnrr già prevede la stabilizzazione: con congruo anticipo, dal momento che gli incarichi finiranno con il piano e la trasformazione in posto fisso potrà scattare quindi «con decorrenza non antecedente al 1° gennaio 2027» come recita la norma.

In gioco ci sono i profili «economico, giuridico, informatico,statistico-matematico, ingegneristico e ingegneristico gestionale» elencati dal decreto Reclutamento (articolo 7, comma 1 del Dl 80/2021) per riempire la sala macchine ministeriale del Pnrr: 80 sono al ministero dell’Economia, gli altri sono distribuiti fra le varie amministrazioni. Per loro il posto potrà diventare fisso «previo colloquio». Una strada decisamente più breve rispetto a quella prevista per le altre migliaia di contratti a termine collegati al Pnrr; i loro titolari, come prevede lo stesso decreto Reclutamento, potranno partecipare alla riserva del 40% che andrà inserita nei concorsi pubblici dopo il Piano. La prospettiva quasi certa di un posto a tempo indeterminato, da ricavare ovviamente negli spazi assunzionali dei ministeri, può rendere più allettante un’offerta di lavoro che fin qui ha zoppicato un po’. Ma la differenza con gli altri contrattisti Pnrr si fa evidente.

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