Fisco e contabilità

Corte dei conti, sotto la lente dei revisori il monitoraggio semestrale Pnrr da inviare entro luglio 2023

Da segnalare eventuali incoerenze o discrasie tra i dati precompilati e quelli in possesso dell'amministrazione locale

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

Entro luglio 2023 i revisori degli enti locali dovranno inviare alla Corte dei conti un nuovo monitoraggio semestrale sul Pnrr. L'obbligo è introdotto dalla Sezione Autonomie, con la deliberazione n.7/SEZAUT/2023/INPR, con cui sono state approvate le linee guida, il questionario al bilancio di previsione 2023/2025 e – come novità - la tabella Pnrr e la nota metodologica.

Nello specifico, dal 1° al 31 luglio 2023, i revisori saranno tenuti a trasmettere i dati del monitoraggio del Piano, aggiornati al 30 giugno 2023. La tabella Pnrr sarà messa a disposizione dei revisori già precompilata, per ogni singolo ente, con i Cup riferiti allo stesso registrati nella banca dati "PCM-DIPE", nonché quelli presenti nella piattaforma ReGiS. I revisori dovranno segnalare eventuali incoerenze o discrasie tra i dati precompilati e quelli in possesso dell'amministrazione locale. Dovranno altresì essere valorizzati anche gli ulteriori Cup attivati, ma non presenti in tabella. Tale verifica dell'organo di revisione sarà anche d'impulso all'ente per il corretto e tempestivo inserimento degli eventuali dati mancanti nella piattaforma ReGiS.

Al fine di monitorare l'avanzamento dei progetti alla data del 31 dicembre 2023, la tabella verrà nuovamente sottoposta agli organi di revisione, secondo le modalità che saranno, successivamente, indicate da questa Sezione.

Il questionario bilancio preventivo 2023-2025, pur mantenendo il tradizionale impianto strutturale, si incentra sulle aree di maggiore interesse per la verifica del rispetto degli equilibri di competenza, di bilancio e complessivi.

Uno degli aspetti di rilievo, di cui gli enti dovranno tenere conto nella programmazione, è rappresentato dal conguaglio finale a seguito delle certificazioni dei ristori Covid, che dovrà avvenire secondo criteri e modalità che saranno definiti con decreto da adottare entro il mese di ottobre 2023.

Il questionario si sofferma, come già negli anni precedenti, sugli accantonamenti, con particolare riferimento alla gestione del Fal, al Fcde, al Fondo di garanzia dei debiti commerciali (in caso di mancato rispetto dei tempi di pagamento) e per i rinnovi contrattuali al personale.

Viene ribadita la necessità che la costituzione e la gestione del Fpv non siano declassate a operazioni di mera valenza contabile, ma siano utilizzati come effettivo strumento di programmazione, sulla base dei cronoprogrammi degli interventi.

Particolare attenzione viene richiesta alla previsioni di cassa, anche al fine di garantire la tempestività dei pagamenti, stigmatizzando l'aritmetica parametrazione delle previsioni di cassa all'ammontare delle entrate e delle spese di competenza e da residui, sull'erroneo presupposto che tutti i crediti e tutti i debiti vengano rispettivamente riscossi e pagati.

Ancora, una specifica sezione del questionario sul bilancio preventivo 2023-25 è riservata agli enti in dissesto.

Rispetto agli anni precedenti, la parte dedicata agli organismi partecipati e alle società a controllo pubblico è ristrutturata, adottando, a fini di semplificazione, un modello "a cascata": con il primo quesito, di ordine generale, si chiede, infatti, se l'ente abbia o meno partecipazioni, così da consentire al revisore, in caso di risposta negativa, di procedere direttamente alla sezione successiva del questionario. In caso di risposta affermativa, il revisore deve verificare l'avvenuta approvazione, da parte delle società partecipate, del bilancio relativo all'ultimo esercizio, nonché eventuali misure di razionalizzazione/revisione delle partecipazioni da parte dell'ente di riferimento in grado di impattare sul proprio bilancio.

Infine, per la compilazione dei dati on-line occorrerà aspettare il comunicato della Sezione Autonomie sul portale FiTNet/Con.Te.

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