Urbanistica

Legge delega appalti, le relatrici: «Superare il quadro frammentato negli appalti»

Nella commissione Ambiente della Camera ieri è partito l'esame del testo approvato dal Senato

di Giorgio Santilli

L'obiettivo della riforma del codice degli appalti «è quello di ridurre drasticamente e razionalizzare le norme in materia di contratti pubblici armonizzando ulteriormente la disciplina interna con il diritto comunitario». Lo hanno sostenuto ieri in commissione Ambiente della Camera, Chiara Braga (Pd) ed Erica Mazzetti (Forza Italia), relatrici del disegno di legge delega di riforma degli appalti. Ieri la commissione Ambiente ha avviato l'esame («incardinato», in gergo parlamentare) del disegno di legge C3514, già approvato dal Senato. In particolare - hanno detto le due relatrici - l'intervento legislativo «è stato strutturato al fine di assicurare un riordino e una rivisitazione complessiva del Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo n. 50 del 2016) rispetto al quale, nel corso degli anni, sono state introdotte diverse modifiche, anche attraverso numerosi provvedimenti d'urgenza, che hanno profondamente modificato l'originario impianto del Codice stesso».
«Riordino e rivisitazione complessiva», dunque, che sembra voler sgomberare il terreno da interpretazioni minimaliste della riforma o di eccessiva continuità con il codice in corso. «A distanza di alcuni anni - è continuata la relazione introduttiva di Braga e Mazzetti - si registra un quadro normativo di settore che ha perduto nel tempo la sua organicità anche in considerazione di diverse disposizioni d'urgenza introdotte nel Codice stesso a seguito dei diversi interventi normativi adottati a seguito della pandemia da COVID-19». Le due relatrici, prima di ripercorrere nel dettaglio i contenuti del disegno di legge e in particolare i 28 principi e criteri di delega contenuti al comma 2 dell'articolo 1, hanno anche ricordato che «l'adozione di questa riforma rientra tra gli impegni recentemente assunti dal Governo con il Pnrr».

Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, infatti, si prevede – successivamente all'adozione del decreto legge in materia di semplificazioni del giugno 2021 - una riforma complessiva del quadro legislativo in materia di contratti pubblici con la seguente tempistica: 1 entro giugno 2022, l'entrata in vigore della presente legge delega; 2 entro marzo 2023, l'entrata in vigore dei decreti legislativi attuativi; 3 entro giugno 2023, l'entrata in vigore di tutte le altre normative (primarie e subprimarie, nonché di diritto privato) per la revisione del sistema degli appalti pubblici; 4 entro dicembre 2023, il pieno funzionamento del sistema nazionale di e-procurement.

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