Imprese

Webuild formerà 9mila addetti nei prossimi 3 anni da assumere nei maxi cantieri

L’obiettivo è quello di creare una nuova generazione di operai specializzati nel settore delle infrastrutture

di Marco Morino

«Stiamo lavorando a una scuola di mestieri per costruire le competenze specialistiche per noi più preziose, contribuendo a formare una nuova generazione di operai specializzati. Per fare l’Italia del futuro, bisogna prima fare i lavoratori di domani, ma occorre farlo adesso».

Così Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild (ex Salini Impregilo), risponde a una delle domande più assillanti del momento: chi costruirà le infrastrutture finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)? La questione non è banale perché, secondo statistiche ufficiali, a oggi mancano 26mila figure specializzate per realizzare le opere previste dal Pnrr. In particolare, Webuild, per le opere di sua competenza, stima un fabbisogno di circa 3mila operai specializzati all’anno per i prossimi tre anni: quindi, un potenziale di circa 9mila assunzioni entro il 2025. Una massiccia operazione di reclutamento, formazione e inserimento di nuove figure professionali chiamate ad affiancare la forza lavoro del gruppo Webuild. Il progetto ha carattere nazionale e dimostra l’impatto che il Pnrr potrà avere sul Paese, occasione non solo di rilancio industriale, ma anche di ripresa dell’occupazione, dopo la crisi causata dal Covid.

L’obiettivo di Webuild è quello di creare una nuova generazione di operai specializzati nel settore delle infrastrutture, figure professionali tecniche necessarie per realizzare linee ferroviarie e metropolitane, ponti e strade, aeroporti e ospedali. Le porte del gruppo sono aperte a tutti: giovani e meno giovani, inoccupati, disoccupati e lavoratori stanchi di impieghi saltuari, ma soprattutto a persone motivate, desiderose di intraprendere un lavoro sfidante ma ricco di soddisfazioni e che vogliono dare il loro contributo concreto alla rinascita del Paese. Dai cantieri della Liguria e del Piemonte, dove si costruisce il Terzo valico dei Giovi-nodo di Genova, a quelli di Napoli, dove sono attivi i cantieri per la linea ferroviaria per far arrivare l’alta velocità fino a Bari, il reclutamento è già iniziato e la risposta è stata superiore alle attese. Il progetto “scuola di mestieri”, per questa prima edizione, si concentra sulla formazione di operai per lo scavo in tradizionale e scavo meccanizzato, ovvero quello realizzato attraverso le Tmb (Tunnel boring machine), le frese meccaniche che vengono utilizzate per costruire i grandi tunnel nei quali corrono i treni dell’alta velocità o delle metropolitane.

Il piano prevede un periodo di formazione in aula accompagnato da un periodo di formazione in cantiere per una durata complessiva di 4-6 mesi. Ogni risorsa viene seguita individualmente da personale senior, formato per trasferire le proprie competenze. Al centro dei corsi anche il tema della sicurezza in cantiere, che sarà sviluppato al meglio ricorrendo all’uso di simulatori, che ricreano alla perfezione le condizioni estreme che possono essere vissute in opere come la galleria del Brennero o l’alta velocità ferroviaria, che collegherà Genova con Milano. Via via che vengono raccolte le candidature, i percorsi pilota partono già in questi giorni su due cantieri strategici: la Tav Napoli-Bari e il terzo valico dei Giovi-nodo di Genova (l’alta velocità ferroviaria Genova-Milano). In futuro, saranno coinvolti ulteriori cantieri in cui è impegnato, in Italia, il gruppo.

Webuild, spiegano fonti della società, crede nei giovani talenti appena formatisi e progetta il futuro investendo nel loro presente e nelle loro idee. È per questo che il gruppo, l’8 novembre 2021, ha lanciato la prima edizione del “Premio Alberto Giovannini”: un programma dedicato ai giovani laureati e laureandi in Ingegneria, Informatica ed Economia per promuovere l’innovazione e la ricerca nelle infrastrutture. Webuild, oltre a premiare le migliori tesi sull’innovazione e la digitalizzazione delle infrastrutture, finanzierà anche i dottorati di ricerca per le migliori proposte e per tutta la durata del dottorato fino a tre anni.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©