Amministratori

Antiriciclaggio, anche le Pa sono tenute a individuare il titolare effettivo

É l'indicazione che si può trarre dallo studio della Commissione antiriciclaggio del Notariato

di Manuela Sodini

La Pubblica amministrazione non è esonerata dall'individuazione del titolare effettivo, questa è l'indicazione in sintesi che si può trarre dallo Studio della Commissione antiriciclaggio del Notariato.

Lo studio aiuta a orientarsi nella ricerca del titolare effettivo negli enti, compresa la Pubblica amministrazione, ricerca resa complicata dalla stratificazione delle norme e dalla eterogeneità delle fonti internazionali e nazionali.

La nozione di "titolare effettivo" è di carattere sostanziale e mira alla ricerca del soggetto cui imputare gli effetti di un'operazione giuridica, nella normativa domestica contenuta nel Decreto 231/2007 per titolare effettivo si intende «la persona fisica o le persone fisiche, diverse dal cliente, nell'interesse della quale o delle quali, in ultima istanza, il rapporto continuativo é istaurato, la prestazione professionale é resa o l'operazione é eseguita». Il concetto di titolarità effettiva nelle Raccomandazioni Gafi pare comprendere coloro che effettivamente, in ultima istanza, traggono vantaggio dal capitale o dagli asset di una persona giuridica, o esercitano un effettivo controllo sulla persona giuridica medesima.

Nel nostro ordinamento i criteri per l'individuazione del titolare effettivo sono quelli della proprietà e del controllo, a cui si aggiunge un terzo criterio residuale in caso di inoperatività dei primi due con una modalità applicativa "a scalare", posto che negli enti di qualunque tipo il titolare effettivo deve sempre essere individuato e potrà essere una singola persona fisica o anche più persone fisiche.

Venendo al caso delle amministrazioni o imprese pubbliche, queste sono inserite nella normativa antiriciclaggio tra i soggetti a basso rischio riciclaggio e, quindi, soggetti a una adeguata verifica semplificata. L'adeguata verifica semplificata pone la questione se debba o meno essere individuato un titolare effettivo anche per le Pubbliche amministrazioni, in quanto l'attuale adeguata verifica semplificata mitiga solo l'estensione e la frequenza degli obblighi, ma non esenta alcun cliente persona non fisica dal dichiarare chi sia il suo titolare effettivo.

Lo studio afferma preliminarmente che una risposta esplicita non c'è.

Un'indicazione, afferma lo studio, è rinvenibile nelle Raccomandazioni del Gafi da cui pare dedursi che l'individuazione del titolare effettivo sia uno degli obblighi dell'adeguata verifica, ma da espletare solo nei confronti dei soggetti privati e non dei soggetti pubblici; pervenendo così a una diversa estensione degli obblighi di adeguata verifica a seconda del tipo di soggetto, distinguendo quelli privati da quelli pubblici.

Diversamente, precisa lo studio, bisognerebbe argomentare che nella Pubblica amministrazione non ci sia un titolare effettivo che possa essere individuato con i criteri della "proprietà" e del "controllo" essendo essa stessa attributaria di pubbliche funzioni esercitate nell'interesse di tutti i cittadini o di determinati gruppi di cittadini e, quindi, il titolare effettivo verrebbe individuato con il criterio residuale, individuando quale titolare effettivo il soggetto dotato di poteri di rappresentanza o di amministrazione dell'ente pubblico. Questa seconda interpretazione che fa salva la necessità di identificare comunque un titolare effettivo anche negli enti pubblici pare convincere maggiormente il Notariato anche in considerazione degli orientamenti emanati dall'Eba, dove per l'amministrazione pubblica o un'impresa statale nel decidere quale dirigente debba essere identificato come titolare effettivo bisogna considerare chi «ha la responsabilità ultima e generale».

Il medesimo ragionamento viene esteso alle società a partecipazione pubblica se partecipate esclusivamente da enti pubblici o con partecipazione privata inferiore alla soglia del 25%; in caso di partecipazione privata superiore al 25% per individuare il titolare effettivo si applicano gli ordinari criteri: proprietà e controllo.

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